LE BAL

Wilhelm Thiele

S.: dal racconto di Helen Némirowsky. In.: Danielle Darrieux (la figlia), Marguerite Pierry (parente povera), André Lefaur (il padre), Germaine Dermoz (madre), Wanda Greville (governante), Pierre de Guingand (amante). P.: Vandal e Delac. 35mm. L.: 1844m. D.: 68’ a 24 f/s.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“La storia racconta le preoccupazioni di una giovane donna i cui genitori improvvisamente diventano ricchi e la trascurano dal momento in cui cercano di far breccia nella bella società. Incaricata di spedire gli inviti per un ballo, la ragazza, invece che inviarli, li getta nel fiume. I genitori, quindi, restano nel loro sontuoso palazzo ad attendere ospiti che non compaiono mai. Alla fine, i genitori considerano l’assenza degli ospiti un affronto, e rinunciano alla loro scalata. Come ci si può aspettare dalla coproduzione tedesca, il film è decisamente ‘teutonico’ per quanto riguarda la scenografia, alcuni espedienti di regia, ed anche la parata dei servitori in uniforme prima del ballo. La cosa migliore è la recitazione di Danielle Darrieux, per la prima volta sullo schermo. Marguerite Pierry, che recita nella parte della parente povera, è una buona attrice di commedia, ma il resto delle donne è semplicemente passabile”.

(Variety, 10/11/1931)

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