LA VIE COMMENCE DEMAIN

Nicole Vedrès

Scen.: Nicole Vedrès. F.: Fred Langenfeld, Pierre Levent, André Bac, Maurice Pecqueux. M.: Marinette Cadix. Mus.: Darius Milhaud, Guy Bernard. Int.: Jean-Pierre Aumont (il giovane provinciale), André Labarthe, Jean-Paul Sartre, Daniel Lagache, Frédéric Joliot-Curie, Jean Rostand, Le Corbusier, Pablo Picasso, André Gide, Jacques Prévert (se stessi). Prod.: Armand Rubin, Cinéma Production 35mm. D.: 87’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Un giornalista segue un giovane provinciale per condurre un’inchiesta sulla vita di domani. “Un reportage sulla vita adesso. Nel 1950. Interrogare un certo numero di persone, come si fa adesso in televisione. Rivolgersi a persone competenti, in altri termini a personaggi noti” (Nicole Vedrès nella trasmissione Portrait de Nicole Vedrès, 1964).

“Forse bisogna semplicemente […] considerare [l’intelligenza] una categoria dell’estetica, a partire dalla quale è possibile stabilire che il cinema non è solo erede del romanzo o del teatro o, più raramente, della poesia. Che esso può anche discendere dal saggio – e che evidentemente, come in libreria, possono esserci pessimi saggi. Tutto ciò, oggi, sembra banale, ma prima di Paris 1900 e di La Vie commence demain non lo era affatto” (Chris Marker, Marker Mémoire, programma della Cinémathèque française, gennaio-febbraio 1998).

Il titolo s’ispira al libro, pubblicato nel 1947, di André Labarthe (1902-1967), che compare nel film.

Émilie Cauquy

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