LA SCALA
S.: dal dramma omonimo di Pier Maria Rosso di San Secondo. Sc.: Aldo Vergano. F.: Carlo Montuori. Scgf.: Vittorio Cafiero, Angelo Canevari, Daniele Crespi. Mu.: Pietro Sassoli, Felice Montagnini. In.: Maria Jacobini (Clotilde), Carlo Ninchi (Terpi), Giorgio Bianchi (Barritos), Francesco Coop. P.: Cines-Pittaluga. 35mm. L.: 2343m. D.: 70’ a 24 f/s.
Scheda Film
“Dai documenti conservati nel Fondo Pittaluga al Museo Nazionale del Cinema di Torino, sappiamo che un contratto, che impegnava Gennaro Righelli a realizzare quattro pellicole sonore cantate e parlate fra il 1° novembre del ’30 ed il 31 ottobre del ’31, venne stipulato dall’Anonima Pittaluga il 30 ottobre del 1930, subito dopo l’uscita di La canzone dell’amore. Pochi mesi dopo, il 3 gennaio 1931, veniva siglato il contratto con Rosso di San Secondo per la cessione dei diritti d’autore per la riduzione cinematografica del dramma La scala. Alcuni documenti, fra marzo ed aprile seguenti, testimoniano gli aggiustamenti contrattuali che dovettero essere concordati in merito all’esatta citazione, nei titoli di testa, dei ruoli di Righelli e della Jacobini. A puntuale, insperata conferma, fra i diversi materiali originali del film, conservati alla Cineteca Nazionale, si trova una copia positiva sonora, ottimamente mixata e doppiata in francese e completa di credits: da essa apprendiamo che il film era (o avrebbe dovuto essere) distribuito in Francia da Les Sélections Cinégraphiques Maurice Rouhier, col titolo Autour d’un berceau. Questa copia corrisponde, nella edizione, a uno dei due negativi del film, il quale reca, sulle etichette e sulle code di ciascun rullo, la dicitura “seconda edizione”, è privo di credits ed è classificato, nelle schede originarie che accompagnavano i materiali, come “edizione internazionale”, pur essendo anch’esso dotato di una colonna sonora, completa e mixata, italiana, perfettamente corrispondente. L’altro negativo, leggermente diverso, è in realtà costituito quasi interamente da controtipi e, anche per quanto riguarda la colonna sonora (anche questa, peraltro, completa) è di qualità decisamente inferiore al secondo, che reca, invece, pressoché tutto il negativo camera originario. Queste le ragioni che hanno indotto a preferire, per la presentazione al pubblico, quest’ultima edizione, mentre è ancora in corso il lavoro di restauro e di ricerca su tutto il complesso dei materiali”.
(Mario Musumeci)