LA MASCHERA E IL VOLTO
Sc.: Luciano Doria, dalla omonima commedia (1916) di Luigi Chiarelli. In.: Italia Almirante-Manzini (la moglie), Vittorio Rossi-Pianelli (il marito), Ettore Piergiovanni (l’avvocato), Leone Papa, Ginette Riche. P.: Itala-film. 35mm. L.: 1799 m. D.: 98′ a 16 f/s. Bn.
Scheda Film
Nell’estate del 1916, Italia accetta di divenire la prima attrice della Gladiator, una nuova editrice cinematografica sorta a Roma, sull’Appia nuova, fondata e diretta dal regista e produttore napoletano Ugo De Simone. La produzione della Gladiator si rivelerà in perfetta linea con i gusti del tempo: giovani sedotte e abbandonate, nobili cinici e dissoluti, eredità contese, furto di documenti, morte sacrificale della protagonista, punizione dei colpevoli, catarsi finale. Alta, bruna, dotata di un fisico languido e ad un tempo solenne, Italia si aggira in tutta questa paccottiglia con elegante disinvoltura; il pubblico subisce estasiato il voluttuoso fascino di questa matronale diva dello schermo (che un bello spirito d’epoca ribattezza “Grand’Italia”). (…) Passata alla Fert di Torino negli anni Venti, l’attrice trova un clima più sereno e disteso: i film che vi interpreterà saranno più “nobili” e meno accesi, in genere tratti da romanzi o lavori teatrali allora in voga: è il caso de La grande passione (1922) dal romanzo di Varaldo, I tre amanti (1922) da Zorzi, La piccola parrocchia (1923) da Daudet, L’ombra (1923) da Niccodemi, L’arzigogolo (1924) da Sem Benelli. Nel sonoro, Italia apparirà una sola volta e sarà l’ultima: L’ultimo dei Bergerac (1934) di Gennaro Righelli.
Vittorio Martinelli, Le dive del silenzio, Recco, Le Mani, 2001