KRI KRI E IL TANGO

P.: Cines. D.: 5’.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Kri Kri è nato nel Senegal nel 1887 da padre italiano e madre francese, Raymond Frau era divenuto in Francia un clown da circo con il nome di Ovaro, specializzato in azioni acrobatiche, e si esibiva in coppia con un altro rompicollo nei varietà e nei caffè-concerto, compiendo anche tourné all’estero. In Italia arrivò nel 1912 e venne immediatamente notato da un dirigente della Cines che lo scritturò per una serie di comiche, in sostituzione di Tontolini (Ferdinand Guillaume), passato alla Pasquali di Torino col nuovo nome di Polidor. Il cambio si dimostrò subito proficuo, perché Ovaro, divenuto Kri Kri, realizzò, tra il 1912 e il 1915, oltre cento venti “comiche finali” che elettrizzarono, per la loro indiavolata spericolatezza e la precisione delle gag, sia il pubblico italiano che quello straniero: infatti i suoi scatenatissimi filmetti divennero popolarissimi in tutta Europa, nelle Americhe e persino in Russia. Completamente ignorato dagli storici del cinema, che spesso lo confondono con Checco (il grassone Giuseppe Gambardella), Kri Kri è stato riscoperto solo in occasione della manifestazione di Pordenone di qualche anno fa, dedicata ai comici del muto italiano, ed è risultato la vera e propria rivelazione di quella interessante stagione. Jean Mitry ne fu addirittura entusiasta e, nel recensire la rassegna, ebbe parole quasi solo per lui.

Fisicamente minuto e quasi insignificante, ma rapido a scattare come una molla, un volto lineare eppur pronto allo sberleffo, Kri Kri è protagonista delle più stravaganti avventure, dove sfodera un repertorio di capriole, di trucchi scenici, di ogni sorta di diavoleria da palcoscenico, creando degli effetti estremamente esilaranti. Quando anche l’Italia entra in guerra, Kri Kri se ne torna in Francia e per qualche tempo appare in una serie di filmetti un po’ più lunghi, in genere sulle due bobine, come “Dandy”; all’inizio degli anni Venti entra in compagnia di rivista con Mistinguett, senza però abbandonare del tutto il cinema. A lui si deve, nel 1930, il debutto di Jean Gabin sullo schermo; infatti convinse l’attore, all’epoca anch’egli nella compagnia di Mistinguett come cantante, ad apparire al suo fianco in un’allegra commedia intitolata On deman de un dompteur. Nel l946 lo ritroviamo alle Folies Bergéres in coppia con Suzy Prim. È la sua ultima apparizione: morirà nel 1953.

(Vittorio Martinelli)

Copia proveniente da