KÖRKARLEN

Victor Sjöström

Sog.: dal romanzo omonimo (1912) di Selma Lagerlöf. Scen.: Victor Sjöström. F.: J. Julius (Julius Jaenzon). Scgf.: Alexander Bako, Axel Esbensen. Int.: Victor Sjöström (David Holm), Hilda Borgström (signora Holm), Tore Svennberg (Georges), Astrid Holm (Edit), Lisa Lundholm (Maria), Tor Weijden (Gustafsson), Concordia Selander (madre di Edith), Einar Axelsson (fratello di David), Nils Arehn (cappellano della prigione), Simon Lindstrand, Nils Elffors (compagni di David). Prod.: Svensk Filmindustri. 35mm. L.: 1937 m (incompleto; l. orig.: 2126 m). 16 f/s. Col. (da un nitrato imbibito)

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Finché i film erano corti, era possibile montare i programmi di questa sezione così come si monta un lungometraggio, combinando, frammentando e contrapponendo scene e temi. Ora, con i film lunghi, la topografia della sezione è assai diversa, definita da un equilibrio tra titoli rari o sconosciuti e opere ampiamente note, come Körkarlen. Quando gli venne chiesto qual era il suo film preferito, lo storico Eric Hobsbawn rispose che la domanda era sbagliata, perché il cinema è una corrente, e non ha senso pescare una goccia dal corso di un fiume. Ottima e appropriata risposta, tuttavia, restando più terra terra e più prossimi alla riva del fiume, siamo liberi di confrontare i film e dare i nostri giudizi. Tra i trentasette corto e lungometraggi di questa sezione, Körkarlen è il migliore. Di questa storia di un alcolizzato violento e crudele che, essendo morto il 31 dicembre, secondo un’antica leggenda svedese viene condannato a guidare il carro delle anime dei morti per tutto l’anno, ma ottiene di tornare in vita per salvare la moglie e redimersi, possiamo stilare una lista di pregi: la recitazione dello stesso Sjöström e di Hilda Borgström, la fotografia di Julius Jaenzon, il racconto di Selma Lagerlöf, sospeso in quel vuoto di realtà che è il passaggio tra l’anno vecchio e il nuovo e nell’esperienza di quasi-morte di un debosciato ubriacone, e possiamo ricordare tutte le importanti influenze (Nosferatu, Il settimo sigillo) che il film ha esercitato. Ma l’opera è più della somma delle sue parti. Entro la nostra limitata selezione di film del 1921, la statura di Körkarlen ci dà una misura senza tempo dello spessore del cinema.
Körkarlen è stato restaurato numerose volte. Questa copia Desmet è stata tirata nel 2003 da un duplicato negativo del 1975 che incorporava materiali provenienti da due fonti diverse, una versione più breve su nitrato, in bianco e nero e con didascalie svedesi, e una versione completa su nitrato, imbibita e con didascalie inglesi. Le didascalie sono state ricostruite a partire da quelle presenti nella copia svedese e dai cartelli conservati nelle collezioni dello Svenska Filminstitutet.

Mariann Lewinsky

 

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