Inge (?)
35mm. L.: 1635 M. D.: 80’ A 18 F/S. Bn.
Scheda Film
Questo film è stato recentemente trovato in un garage dove alcune persone avevano relegato le vecchie cose della soffitta di un parente defunto. I titoli di testa erano completamente scomparsi. Il solo segno utile all’identificazione era un titolo sulle scatole: Inge. Molto probabilmente si tratta di un film tedesco, austriaco o scandinavo degli anni ’10. L’unica traccia affidabile che abbiamo trovato è quella fornita da Deutsche Spielfilme von den Anfängen bis 1933 (Berlin, 1988), secondo il quale tra i dodici titoli attribuiti a Otto Rippert nel 1918 si trova un Inge. Non è recensito da Gerhard Lamprecht nel suo Deutsche Stummfilme, ma non è l’unico caso. Comunque sia, il film ha potuto contare su mezzi relativamente importanti (anche se più limitati di quello che potrebbe sembrare a prima vista). È sicuramente opera di un regista esperto, esigente e ambizioso. La sceneggiatura si preoccupa di seguire la logica in modo assai sorprendente per l’epoca. La direzione degli attori sposa con eleganza registri diversi ed evita la magniloquenza. La fotografia è notevole. In molte scene di interni, che sembrano girate in ambienti reali, la luce del giorno è abilmente usata per accentuare a costi minimi la magnificenza dell’inquadratura. Insomma, tutto ciò assomiglia terribilmente a quello che dicono (purtroppo in modo vago) Kalbus e Wollenberg quando evocano i film di Rippert dell’epoca. Mentre scrivo queste righe, le ricerche sono ancora in corso. Devo solo aggiungere che tutte le altre ipotesi formulate sinora nel corso dell’inchiesta sono crollate.
Jean-Marie Buchet – Cinémathèque Royale de Belgique