IL CARSO

Franco Giraldi

F.: Giuseppe Pinotti. DCP. D.: 11’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Un cortometraggio prodotto dalla Documento Film e girato sul Carso triestino durante le vacanze di Natale del 1959. Dato per perduto dallo stesso regista, fino a tre anni fa. Quando il sottoscritto ha avuto la fortuna di ritrovarne una copia 35mm, in ottimo stato, conservata negli archivi della Cineteca di Bologna. Giraldi, all’epoca ex giornalista cinematografico emigrato a Roma e attivo come assistente alla regia, firma un personalissimo, dolceamaro affresco ‘western’ sulla propria terra d’origine. Giuseppe Pinori – in seguito direttore della fotografia per Nanni Moretti, Marco Tullio Giordana, i fratelli Taviani – immortala tramite immagini indelebili il duro lavoro quotidiano dei pescatori e dei contadini di Santa Croce/Sveti Križ. Un villaggio in via di rapido spopolamento, schiacciato tra il confine con la Jugoslavia di Tito e le pendici a strapiombo sul Golfo di Trieste. Callisto Cosulich, critico triestino già noto, anche lui emigrato nella capitale, ha composto un lirico commento fuori campo.

Lorenzo Codelli

In questo documentario, ma anche magnificamente nei suoi film di fiction, il Carso è un vero protagonista: non posso non ricordare lo splendido Un anno di scuola, film che ho amato molto e che ho visto nascere. Il Carso, per me e per Giraldi, diventa personaggio indissolubile dalla storia di quell’epoca: un territorio aspro, slataperiano, in contrasto con la ‘vecchia Europa’ della città, dove i ragazzi si danno ‘del lei’. Vedendo questo documentario, non posso non ricordare il magnifico Carso che appare in un film che ritengo un autentico capolavoro di Giraldi, La frontiera. Un film bellissimo, forse il suo più bello.

Claudio Magris

Copia proveniente da

Restaurato nel 2021 da Cinemazero – Pordenone Docs Fest in collaborazione con Cineteca di Bologna presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, a partire da una copia positiva 35mm messa a disposizione da Videa e conservata presso Cineteca di Bologna