Le prime immagini private girate da Marlene Dietrich con una cinepresa portatile 16mm Cine-Kodak, oggi parte del lascito dell’attrice, furono realizzate a Hollywood nel 1931 e mostrano principalmente sua figlia Maria, portata negli Stati Uniti da Berlino nell’aprile di quell’anno. Maria posa accanto alla piscina, con o senza cani. Josef von Sternberg la raggiunge e le mostra come accendere un fiammifero strofinandolo sul tacco di una scarpa.
La cinepresa portatile accompagna Dietrich anche durante le vacanze in Europa negli anni Trenta, soprattutto nei mesi estivi tra un film e l’altro. Vediamo l’attrice con Douglas Fairbanks Jr. a Londra e dintorni, oppure con Basil Rathbone durante una partita di tennis nella tenuta di campagna dell’attore. Nelle riprese figurano anche Parigi durante l’Esposizione universale del 1937, Venezia in compagnia di Josef von Sternberg, St. Gilgen e la regione di Salisburgo nuovamente con Fairbanks Jr. – questa volta lui e Dietrich indossano lederhosen abbinati – così come Cap d’Antibes con Erich Maria Remarque e Max Colpet, prelevato dal campo di internamento in Svizzera. Una gita in barca a vela al largo del Sud della Francia sullo yacht della carismatica miliardaria lesbica Jo Carstairs (vero nome Barbara) o un giro in macchina con Jean Gabin in California nei pressi di La Quinta mostrano altri momenti di relax della star. I filmati ritraggono Marlene in famiglia, con marito, figlia, amiche e amici intimi, amanti del momento.
Dietrich porta la cinepresa anche sul set, per riprendersi o farsi riprendere. Per esempio, c’è una panoramica dei Denham Studios di Londra, dove nell’autunno del 1936 recita nella produzione di Alexander Korda Knight Without Armor (L’ultimo treno da Mosca). La vediamo sul set di Destry Rides Again in mezzo al trambusto del saloon e durante le prove di una rissa per Seven Sinners (La taverna dei sette peccati, 1940) in cui affianca John Wayne come coprotagonista. Fa poi visita alla ‘vicina di camerino’ Mae West, impegnata con W.C. Fields in My Little Chickadee (1940): è un’atmosfera un po’ da ‘making of ’, ma anche uno sguardo dietro le quinte, come quando Dietrich intrattiene la troupe durante le pause con trucchi di ogni genere.
Con l’eccezione delle prime immagini del 1931, filmate su pellicola lenticolare Kodacolor 16mm, e alcune scene in bianco e nero, tutti gli altri filmati sono stati girati su pellicola Kodachrome 16mm. Il materiale (preservato presso Deutsche Kinemathek-Marlene Dietrich Collection di Berlino) si è conservato in condizioni piuttosto buone, a parte lo scolorimento presente in molte bobine. Grazie al finanziamento della Commissione del Governo Federale tedesco per la Cultura e i Media, il materiale è stato completamente digitalizzato e restaurato nel 2017.

Silke Ronneburg