Gorié Sarry

Alexandre Arkatov

Scen.: V. Toldi; Scgf.: Boris Mikhine; Op.: Ladislas Starewitch, Alexandre Ryllo, Fedor Bremer; Int.: Tatiana Chornikova (Sarah), Alexandre Khérouvimov (il padre), Praskovia Maximova (la madre), Ivan Mosjoukine (Isaac), Pavel Knorr (il padre di Isaac), Antonina PojarskaÏa (la madre di Isaac), Viatcheslav Tourjanski (Boruh); Prod.: Khanjonkov (Mosca). 35mm. L. or.: 800 m. L.: 445 m. D.: 22’ a 18 f/s. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Soggetta alla doppia pressione esercitata dagli Anziani e dalla Legge, una coppia senza figli è costretta a separarsi dopo dieci anni di vita in comune. Il marito, Isaac (interpretato da Ivan Mosjoukine), finisce per morire. Quanto a Sarah, si accorge, ma un po’ troppo tardi, che aspetta un bambino… Le simpatie del regista vanno chiaramente al fratello di Isaac, il giovane studente Baruch, emblema dei valori della gioventù ebrea intellettuale e emancipata agli inizi del secolo. Il regista di questo melodramma aveva debuttato nel 1910 firmando la sceneggiatura del primo film a soggetto ebraico girato dalla filiale russa di Pathé, L’Khaïm, il cui successo lanciò il genere. Arkatov passò alla regia nel 1912, presso Pathé, dove scelse dei soggetti che criticavano il modo di vita tradizionale. A partire dal febbraio 1917, realizzò numerosi film che denunciavano stavolta la situazione inflitta agli ebrei sotto l’impero, per la compagnia di orientamento sionista Mizrah a Odessa, produttrice di La vita degli Ebrei in Palestina (1913).

Copia proveniente da