GASPARE

In.: Augusto Mastripietri (Gaspare), Ignazio Lupi (il padrone). P.: Cines, Roma. L.O.: 307m. D.: 12’. 35mm.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Gaspare è un valet de chambre sentenzioso e un po’ rompiscatole, il quale non perde mai l’occasione, pur sotto una cera sonnecchiante e cerimoniosa, di dire la sua anche nei confronti del cipiglioso padrone; ma è anche nobile di cuore e generoso, perché, con i soldi che ha messo da parte e con le sue accorte trame, riesce ad aiutare il figlio del padrone a risolvere certi problemi e a coronare il suo sogno d’amore. Film di chiaro impianto teatrale, Gaspare, ricavato da una commedia francese del secolo scorso, si affida alla consumata esperienza dell’attore Augusto Mastripietri, “generico primario” alla Cines sin quasi dagli inizi dell’attività della Casa romana e qui in vesti di protagonista.

Con una evidente parrucca sulla testa ed una recitazione ammiccante e forse un po’ leziosa, “lare” a tutela della famiglia, è onnipresente dalla prima all’ultima scena.

Migliori prove fornirà in seguito, impersonando l’ambigua figura di Giuda nel Christus (1916) di Antamoro o l’imperatore Claudio, “timoroso e tentennante in modo giusto”, nella Messalina (1923) di Guazzoni, poco prima della sua morte.

(Vittorio Martinelli)

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