FENG GUI LAI DE REN

Hou Hsiao-hsien

Scen.: Chu T’ien-wen. F.: Chen Kun-hao. M.: Liao Ching-sung. Scgf.: Tsai Cheng-pin. Mus.: Li Tsung-sheng. Int.: Doze Niu (Cheng-tse), To Tsung-hua, Lin Hsiu-ling, Chang Shih, Yang Li-yin, Chang Shun-fang. Prod.: Evergreen Film Company. DCP. D.: 99’. Col. 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Vidi Rocco e i suoi fratelli quando uscì. I ragazzi di Feng Kuei apparve nel momento di massimo fulgore del cinema commerciale taiwanese. Con Edward Yang passavamo molto tempo a discutere del neorealismo italiano, del nuovo cinema tedesco, della nouvelle vague francese… Eravamo influenzati da questi movimenti, che finirono per permeare I ragazzi di Feng Kuei. Quella scena fu girata a Taipei – parlo della scena in interni – e chiedemmo al cinema di proiettare qualcosa. Era il film in programmazione quel giorno.

Hou Hsiao-hsien, in Hou Hsiao-Hsien: ‘There were a lot of gangs where I grew up’, intervista di Matthew Thrift, “Little White Lies”, 21 gennaio 2016

Quel che mi è apparso subito chiaro è che Hou era un outsider, non faceva parte della gang, non era uno che faceva parlare di sé, niente di tutto questo. C’era semplicemente la forza di un film, I ragazzi di Feng Kuei, emerso e impostosi per ottime ragioni. Nel cinema, simili ragioni sono sempre di natura metafisica. Lo stile di Hou – allo stesso tempo intuitivo, potente e contemplativo, distante da qualsiasi tentativo di seduzione e capace di usare la forza bruta per puntare solo ed esclusivamente all’essenziale – fu estremamente benefico per il cinema cinese. Partendo da zero, Hou seppe rivoluzionarne la comprensione e la visione del mondo, e superando le impasse del classicismo e del modernismo d’importazione definì la possibilità di un nuovo e originale punto di vista sul mondo contemporaneo.

Olivier Assayas, in Taiwan Film Panorama, Cinematek, Bruxelles 2016

Copia proveniente da

Restaurato da Cinémathèque Royale de Belgique in collaborazione con Hou Hsiao-hsien e The Film Foundation’s World Cinema Project