EVE IN SEIDE

Carl Boese

R.: Carl Boese. Sc.: Carl Boese, Luise Heilborn-Körbitz (dal romanzo Nuttchen di Ernst Klein). F.: Karl Hasselmann. Scgr.: Karl Machus. In.: Lissi Arna (Helene Armont), Max Maximilian (Coco), Walter Rilla (Pierre Dautour), Leopold Ledebur (M.Dur), Margarethe Kupfer. P.: C.Boese, National (Berlino). D.: 100’. l.o.: 3006m. 35mm.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La Berlino della depressione, la tragedia della povertà. L’incontro tra Lissi Arna e Walter Rilla avviene durante una memorabile sequenza attorno al cibo. Lei mangia – lui beve – l’affittuaria di Lissi mangia anche lei. Il cuore di lei è vuoto. Il futuro dei tre è plumbeo come il cielo di Berlino nei giorni invernali. Freddezza. Nessun contatto autentico. Lei lo desidera, ma lui sbronzo si affloscia sul divano. Sarà l’affittuaria a spogliarlo, come fosse un manichino.

Da qui inizia un gioco apparentemente non più turbato dall’amore…

Eve in Seide è una favola piena di vita, fredda e però calorosa, che ha come décor Berlino, Parigi, il Bois de Boulogne, la Costa Azzura, i luoghi della ricca e spensierata Europa tra le due guerre. Le maschere che abbiamo imparato ad amare attraverso le immagini perfette fissate da Lartigue, riprendono vita sullo schermo e si muovono accanto ad un’affascinante Lissi Arna, capace, lungo i tremila metri del racconto di subire una mutazione folgorante.

Un piccolo gioiello dimenticato ritrovato dagli eredi di Langlois.

 

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