EL CANTO DEL GALLO
- it.: Il canto del gallo; Sog.: dal romanzo omonimo di José Antonio Giménez-Arnau; Scen.: Vicente Escrivá, Ramón D. Faraldo; F.: Alfredo Fraile; Mo.: José Antonio Rojo; Scgf.: Enri- que Alarcón; Cost.: Humberto Cornejo; Mu.: Juan Quintero; Su.: Antonio Alonso Ciller; Int.: Francisco Rabal (padre Muller), Jacqueline Pierreux, Alicia Palacios, Félix de Pomés, José Luis Heredia, Julia Lajos, Antonio Riquelme, Carmen Rodriguez, Gérard Tichy (Gans); Prod.: Aspa P.C. 35mm. D.: 87’.
Scheda Film
Dopo aver prodotto film di discreto successo (Huella de luz, 1943; El clavo, 1944), Rafael Gil (1913-1986) diventò uno degli esponenti di rilievo del cinema politico-religioso spagnolo degli anni ‘40 e ‘50 con opere quali La Señora de Fátima (1951) e La guerra de Dios (1953; premiato in occasione della prima edizione del Festival Cinematografico di San Sebastián). Il suo importante doppio programma sulla Guerra Fredda era composto da Murió hace quince años (1954) – storia di un ragazzo che riceve un’istruzione politica in Unione Sovietica e ritorna in Spagna con l’ordine di assassinare suo padre – e El canto del gallo (1955). In entrambi i film il ruolo da protagonista è interpretato da niente di meno che Francisco Rabal, pochi anni prima della sua magistrale interpretazione nei due film di Buñuel, NazarÍn e Viridiana.
Questi gli avvenimenti del film: il convento in cui vive padre Muller viene preso d’assalto dai soldati comunisti che sparano ai religiosi ospiti del convento, ma il padre riesce a fuggire. Fatto prigioniero, egli nega tre volte di essere un prete, un ovvio parallelismo col discepolo Pietro che rinnega Gesù Cristo. Muller viene portato davanti ad un ufficiale comunista, Gans, un suo vecchio amico che però ora odia i preti. Gans obbliga Muller a scrivere una lettera nella quale dichiara di aver ingannato tutti durante gli anni di sacerdozio.
Si tratta di uno straordinario film sui panorami interiori dell’anti-comunismo e sui labirinti politico-poetici della storia e dell’allucinazione religiosa. Più tardi Gil diresse film folcloristici e commerciali, come Currito de la Cruz (1965) e El relicario (1969), e adattamenti letterari, come El mejor alcalde, el rey (1973).
Peter von Bagh, che ha incluso materiale dal Catalogo del Festival de San Sebastián 1996