DURCH DIE VOGESEN. VON MÜNSTER IM ELSASS ÜBER DIE SCHLUCHT HOHENECK NACH GERADMER

Prod.: Bild- und Filmamt (BuFA)/UFA 35mm. L.: 121 m (incompleto). D.: 5′ a 20 f/s. Bn e imbibito

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

I Vosgi (Vosges per i francesi, Vogesen per i tedeschi) sono una catena montuosa relativamente insignificante in territorio alsaziano. Non è particolarmente alta (meno di mille metri) e ha scarsa importanza strategica. Semplicemente si è trovata in una regione contesa tra due grandi potenze nemiche. Se non ne sapessimo di più, questo film tedesco potrebbe sembrare in tutto e per tutto un travelogue. Assistiamo a una lunga ripresa realizzata da un treno con la tecnica del phantom ride. Il paesaggio montano è magnifico, i panorami sono spettacolari. Il messaggio sembra essere “Venite a visitare i Vosgi, le Alpi alsaziane”. Ma in questi luoghi avevano appena perduto la vita ventimila soldati francesi e tedeschi, in una serie di battaglie inutili e assurde per il controllo della vetta. La cima – nota come Hartmannswillerkopf o Le Vieil Armand – passò di mano quattro volte tra il 1914 e il 1916, con importanti offensive costate migliaia di vite al solo scopo di guadagnare poche centinaia di metri per poi fatalmente perderle il giorno dopo. Alla luce di ciò, un phantom ride tra splendide montagne sembra più un viaggio su un treno fantasma attraverso un gigantesco cimitero. E il progetto tedesco di ‘vendere’ il cosiddetto Menschenfresserberg (‘Monte Mangiuomini’) come meta turistica suona davvero macabro.

Karl Wratschko

Copia proveniente da