DESTRY RIDES AGAIN
Sog.: dal romanzo omonimo (1930) di Max Brand. Scen.: Felix Jackson, Gertrude Purcell, Henry Myers. F.: Hal Mohr. M.: Milton Carruth. Scgf.: Jack Otterson. Mus.: Frank Skinner. Int.: Marlene Dietrich (Frenchy), James Stewart (Thomas J. Destry Jr.), Mischa Auer (Boris Callahan), Charles Winninger (Washington Dimsdale), Brian Donlevy (Kent), Allen Jenkins (Gyp Watson), Warren Hymer (Bugs Watson), Irene Hervey (Janice Tyndall), Una Merkel (Lily Belle). Prod.: Joe Pasternak per Universal Pictures Co. DCP. Bn.
Scheda Film
Questa commedia western del 1939 diretta da George Marshall e prodotta da Joe Pasternak segnò il primo ritorno alla ribalta di Marlene Dietrich, che negli Stati Uniti era stata considerata “veleno per il botteghino” dopo la rottura con Josef von Sternberg. Il film è ambientato in un saloon di Bottleneck, un paesino del Far West dove regnano inganno e corruzione. La cantante Frenchy (Dietrich) è complice di questo sistema. Solo quando si trasferisce in città Thomas Jefferson Destry (James Stewart), figlio di un leggendario eroe del West, la situazione cambia e tornano la pace e l’ordine.
Le canzoni di Frank Loesser e Friedrich Hollaender fa da struttura a questa commedia vivace, ricca di argute trovate linguistiche e di continue risse. La canzone The Boys in the Backroom entrò poi nel repertorio di Marlene Dietrich durante la sua carriera di cantante.
“The New Yorker” scrisse il 9 dicembre 1939: “In Destry Rides Again l’agguerrita Marlene è in forma smagliante, e si può solo supporre che abbia trascorso le sue recenti vacanze forzate non nel roseo splendore di un boudoir ma in un campo d’addestramento. Nei rari momenti di pausa in cui non fa lo sgambetto a un bullo, lancia una bottiglia contro lo specchio o prende a sberle la povera Una [Merkel] (un’altra che sa difendersi bene), si nota che la sua figura è un po’ più emaciata, un po’ meno voluttuosa. Con quei muscoli tesi e quel fisico asciutto ha la stoffa del peso welter. E questo non le ha fatto perdere la voce”.
Peter Mänz