DAS RECHT ZU LEBEN
T. ted.: Das Recht der Mutter. Sog.: Friedrich Koslowsky. Scen.: Rosa Wachtel. F.: Ludwig Schaschek. Scgf.: Hans Rouc, Stefan Wessely. Int.: Maly Delschaft (signora Schmidt), Erna Morena (Olga), Elizza La Porta (Maria), Ria Klitsch (la piccola Lottchen), Hans Peppler (Alexander Normann), Walter Slezak (Teddy Normann), Anna Kallina (madre di Teddy), Hans Unterkircher (ingegnere Günther), Willy Pouche (Franzl Leitner), Viktor Franz (il signor Leitner), Clementine Plessner (la signora Leitner). Prod.: Josef W. Beyer, Franz Hoffermann per Ottol-Film, Condor-Film DCP. D.: 83’. Bn.
Scheda Film
Come noto, nel 1927 il cinema aveva raggiunto l’apice dello sviluppo tecnico e artistico. Das Recht zu leben, una coproduzione austro-tedesca e una delle prime opere del giovane regista Robert Wohlmuth, non faceva eccezione a questa regola, ma fino a oggi non era stato possibile verificarlo poiché il film era considerato perduto. Das Recht zu leben è stato identificato nelle collezioni del Gosfil’mofond nel 2023. Prima di allora, era stato conservato a lungo con il titolo di distribuzione tedesco Das Recht der Mutter [Il diritto della madre]. Il film costituisce uno dei ritrovamenti più significativi degli ultimi anni presso l’archivio cinematografico nazionale russo per due motivi: perché la gran parte dei film realizzati negli anni Venti e conservati dall’archivio sono già stati identificati, e perché il lungometraggio sembra sopravvivere quasi integralmente.
Basato su un’idea di Friedrich Koslowsky, scritto da Rosa Wachtel (forse entrambi originari dell’Impero russo) e girato a Vienna e agli studi Vita-Atelier di Rosenhügel per gli interni, Das Recht zu leben venne molto pubblicizzato sulla stampa austriaca, sia durante la produzione che all’epoca della sua uscita. Il film fu realizzato in un periodo in cui l’Austria stava dando priorità alla distribuzione di produzioni austriache o austro- tedesche (ad esempio, attraverso la società Kiko Film).
Si tratta di un tenero dramma sociale sapientemente realizzato: la storia di una madre che, a causa dell’estrema povertà e della disoccupazione, è costretta a rinunciare a sua figlia affinché cresca con una famiglia benestante. In questo film quasi tutto al femminile, due dive tedesche di grosso calibro dell’epoca, Maly Delschaft ed Erna Morena, rivestono i ruoli principali, mentre Walter Slezak interpreta un personaggio secondario.
Tamara Shvediuk