Cambiando Colore
Scheda Film
Pubblicità e costumi sono un regno dei colori, su cui si concentra la prima parte del programma. Il positivo in bianco e nero è il corpo del film e lo strato di colore sopra applicato è il suo vestito. Nei film pochoir i volti sono normalmente in bianco e nero, mentre i vestiti sono colorati. O è il film in sé ad essere una stoffa? Essendo risaputa la sua composizione, in gran parte cellulosa di cotone, sia per i colori dei film che dei tessuti vengono usati gli stessi coloranti all’anilina e, in parte, viene applicato lo stesso processo di immersione in un bagno di colore per l’imbibizione della pellicola. Il travelogue, un genere-archetipo della cinematografia, apparteneva inizialmente ai produzioni di solito in bianco e nero, fino a quando, attorno al 1909, diventa un genere a colori per eccellenza, grazie alla meccanizzazione e al perfezionamento del Pathécolor. Da quel momento in poi i colori hanno portato avanti le caratteristiche del pittoresco e dell’esotico che nei film di viaggio sono pressoché inevitabili. Il film Nei Pirenei mostra una ricca colorazione pochoir tipica del genere. Mentre il processo Bicolor del film pubblicitario per macchinari domestici non è stato meglio identificato, il sonoro del 1937 ha una colorazione secondo il procedimento Bicolor-Ufacolor. Questo film è interessante non solo per il colore: il direttore della fotografia è Duverger – lo stesso di Un Chien Andalou e L’Age d’or -, il compositore della musica Iguerbouchen, un noto compositore algeriano, e secondo la vista di censura tedesca il film sarebbe basato sugli appunti di viaggio di Henri Chomette (morto dimenticato in Marocco nel 1941) .