BÉHULA

Camille Legrand

Int.: Patience Cooper. Prod.: Madan Theatres Ldt. DCP. D.: 55’. Bn.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Musiche originali composte da Keyvan Chemirani, eseguite da Keyvan Chemirani (percussioni, santoor indiano, tamburo, udu, zarb persiano), Benjamin Moussay (pianoforte), Sylvain Barou (flauto bansuri, duduk armeno), Michel Guay (cetra, tanpura) e registrate da Léon Rousseau presso il laboratorio L.E. Diapason.

Della prolifica produzione di film realizzati in India durante l’epoca del muto e andata quasi del tutto perduta, è miracolosamente giunto fino a noi Béhula, girato da Camille Legrand in India nel 1921 per la casa di produzione Madan Theatres Ldt. Operatore Pathé dal 1905 al 1920, Legrand conosce bene l’India, avendovi soggiornato a lungo più volte. Nel 1921 avvia una collaborazione con J.F. Madan, per il quale realizza a Calcutta almeno cinque film. Per Béhula, tratto da una leggenda bengalese narrata nel Manasa mangala, il ciclo epico dedicato alla dea dei serpenti Manasa, Legrand si avvale di una delle star anglo-indiane degli studios Madan, Patience Cooper. Nata a Calcutta nel 1905 da una famiglia della diaspora ebraica irachena, la più nota delle sorelle Cooper (le altre due sono Violet e Pearl) ha esordito come ballerina a teatro. Come Ruby Meyers (alias Sulochana), Cooper appartiene alla generazione di quelle modern girls che il primo cinema indiano trova particolarmente attraenti grazie alla loro istruzione più europea e al loro pallido incarnato. Le riprese all’aperto rimandano al contesto di produzione del film, con i fondali di cartapesta che vacillano al vento e la presenza estemporanea di passanti che interferiscono con la narrazione. La trama di Béhula si incentra sulla rivalità tra le dee Chandi, sposa del dio Shiva, e Manasa, figlia di quest’ultimo. Il mercante Chand Sadagar è un fedele devoto di Chandi che Manasa tenta di attirare a sé. Di fronte al rifiuto di Chand Sadagar, Manasa condannerà suo figlio Lakhindar a morire durante la notte delle nozze con la bellissima Béhula. Quando al mattino scopre il corpo esanime dello sposo morso da un serpente, Béhula per riportarlo in vita salpa per un lungo viaggio sul Gange. Portato in Francia da Legrand, il negativo è miracolosamente sopravvissuto in un eccellente stato di conservazione nelle collezioni della Fondation Jérôme Seydoux-Pathé depositate al CNC.

Pénélope Riboud-Seydoux

Copia proveniente da

Restaurato in 4K nel 2022 da Fondation Jérôme Seydoux-Pathé presso il laboratorio L’Image Retrouvée