BALL IM SAVOY

Stefan Székely

T. alt.: Bál a Savoyban. Sog.: dall’operetta omonima di Paul Abraham (libretto di Alfred Grünwald e Fritz Löhner-Beda). Scen.: Hermann Kosterlitz, Géza von Cziffra. F.: Stefan Eiben. M.: Ladislao Vajda. Scgf.: Márton Vincze. Mus.: Paul Abraham. Int.: Gitta Alpár (Anita Henning), Hans Járay (barone André von Wollheim), Rosy Barsony (Mary von Wollheim), Willy Stettner (Jean), Felix Bressart (Birowitsch), Otto Wallburg (Haller). Prod.: Hunnia-Film RTF, City-Film GmbH. DCP. 76′.Bn.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Nel dicembre 1932 Ball im Savoy, la nuova operetta di Paul Abraham con Gitta Alpár, una delle dive più affascinanti dell’epoca, fu rappresentata in anteprima a Berlino, dove il pubblico tedesco la accolse con entusiasmo. Subito dopo il celebre compositore ebreo-tedesco e la soprano ebreo-ungherese furono cacciati dal paese dal governo nazista. La prima (e migliore) versione cinematografica dell’operetta – che fu riproposta con successo in Germania dopo la guerra e da allora è rimasta un evergreen – fu realizzata in esilio. Le riprese si svolsero a Budapest e il ruolo principale fu affidato ancora ad Alpár, che con il suo fascino naturale e gli elegantissimi vestiti contribuì notevolmente al successo del film. Adattato per lo schermo da Hermann Kosterlitz e diretto da Stefan Székely, che con il nome di Steve Sekely diventerà regista di film a basso costo a Hollywood, Ball im Savoy è un film scanzonato in cui si respira un’atmosfera di disinvolta decadenza. Alpár interpreta Anita Henning, famosa cantante che si prepara per il grande spettacolo serale. A mettere in moto  la commedia degli equivoci è la sua pelliccia di cincillà che cade dal balcone. La raccoglie il barone André von Wollheim (Hans Járay), che sviluppa all’istante un interesse romantico per la proprietaria.  Un  variopinto  cast  di attori non protagonisti, che comprende l’imprevedibile segretario del barone, Birowitsch  (Felix  Bressart),  e sua cugina Mary (Rosy Barsony), una compositrice incline a lanciarsi in balli sfrenati mentre dirige le proprie musiche, partecipa entusiasticamente all’allegra confusione che ne risulta. L’attrazione suprema del film è però il ballo che gli dà il titolo: le sontuose coreografie influenzate da Busby Berkeley forniscono la cornice sfarzosa che serve a valorizzare la stupefacente voce di Alpár.

Lukas Foerster

Copia proveniente da