BAB AL-HADID

Youssef Chahine

Sog., Scen.: Abdel Hay Adib, Mohamed Abou Youssef. F.: Alvise Orfanelli. M.: Kamal Abul Ela. Scgf.: Gabriel Karraze. Mus.: Fouad El-Zaheri. Int.: Youssef Chahine (Kenaoui), Hind Rostom (Hanouma), Farid Chawki (Abou Serib). Prod.: Gabriel Talhami per Films Gabriel Talhami. DCP. D.: 74’. Bn.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Alla stazione centrale del Cairo, Kenaoui, un vagabondo zoppo che si guadagna da vivere come venditore ambulante di giornali, osserva con sguardo concupiscente tutte le belle ragazze. La sua preferita, che gli ispira una passione irrefrenabile, è Hanouma, la bella e procace venditrice di bibite che però preferisce rivolgere le proprie attenzioni a un facchino bello e aitante, rappresentante sindacale dei lavoratori più umili della stazione. Accecato dal proprio amore impossibile e dalle proprie ossessioni sessuali, l’agognante Kenaoui non sopporterà a lungo l’indifferenza dell’amata, facendo precipitare il film nel dramma.
Girato nella vera stazione centrale del Cairo, questo grande film fu fischiato durante la prima in Egitto, dove Chahine fu preso a male parole perfino dai suoi familiari. Mettendosi personalmente in scena nel ruolo di uno zoppo povero e lascivo del Cairo, Youssef Chahine firma un’opera in rottura totale con i film d’amore e i melodrammi all’acqua di rose sfornati in serie dall’industria cinematografica egiziana. In seguito il film è diventato il grande classico del cinema arabo, quello che ha segnato ufficialmente la nascita del neorealismo all’egiziana. In realtà Bab al-hadid mescola brillantemente vari generi: il documentario (la vita all’interno della stazione come microcosmo della società egiziana combattuta tra modernità e conservazione), il film sociale (lo sciopero dei facchini), il film poliziesco di suspense… Youssef Chahine amava ricordare che è stata la televisione a salvare Bab al-hadid: il pubblico ha amato un film che l’élite del cinema egiziano aveva violentemente rifiutato.

Tewfik Hakem

Copia proveniente da

Restaurato nel 2018 da Association Youssef Chahine in collaborazione con MISR International Films presso il laboratorio Rotana a partire dal negativo originale