ÂMES DE FOUS
Sog.: Guy de Téramond. Scen.: Germaine Dulac. F., Op.: Maurice Forster. Int.: Sylvio De Pedrelli (Gérard Dacier), Ève Francis (Lola), Suzanne Parisys (Irène), Gastao Roxo (Juan Filipini), André Séchan (Pedro). Prod.: D.H. Films DCP. (frammenti). D.: 2′. Bn
Scheda Film
Complessa saga che intreccia onore, tradimento, seduzione, rivalità e travestimento, scritta, diretta e prodotta dalla nascente regista d’avanguardia Germaine Dulac, questo pionieristico serial si componeva di sei episodi: 1) La seconde Marquise de Sombreuse; 2) Le Château maudit; 3) Folle; 4) L’Exilée; 5) La Danseuse inconnue; 6) Hallucination et réalité. Ambientata nella Francia contemporanea in un castello che si ritiene infestato dai fantasmi dai tempi della Rivoluzione, la storia vede un marchese e sua figlia Irène (nipote della dama di compagnia di Maria Antonietta) cadere vittime della seduttrice latina Lola e del fratello Pedro. Rinchiusa in un manicomio, Irène si finge morta, fugge e si traveste da ballerina egiziana e fantasma per restituire alla sua famiglia onore e fortuna e riconquistare l’amore perduto. Dulac coniuga gli elementi realistici – scene girate in esterni, siti storici (Versailles, Cluny, il porto vecchio di Marsiglia) – promossi nel suo saggio Où sont les interprètes? (novembre 1917) con una performance simbolista e temi orientali (varie incarnazioni, identità multiple), ridefinendo degli orizzonti sociali ed estetici e offrendo la visione di un nuovo mezzo espressivo, insieme artistico e popolare, capace di rappresentare la vita moderna: una donna nuova, un uomo nuovo, un mondo nuovo.
Tami Williams
Nel 2017 sono stati riscoperti brevissimi frammenti di Âmes de fous nella collezione Van Liemt, una collezione di pellicole in nitrato conservata presso EYE Filmmuseum. Inizialmente ne sono stati ritrovati due, recanti il titolo del film scritto a mano sulla striscia. Sono poi stati scoperti ulteriori frammenti. Un raffronto con le foto di scena e con il libretto illustrato del feuilleton conservati alla Cinémathèque française ha reso possibile l’identificazione definitiva.
Clément Lafite