AMERICAN MADNESS

Frank Capra

T. it.: La follia della metropoli; Scen.: Robert Riskin; F.: Joseph Walker; Op.: Andre Barlatier; M.: Maurice Wright; Scgf.: Stephen Goosson; Su.: Edward Bernds; Ass. R.: C. C. Coleman; F. di scena: William Fraker; Int.: Walter Huston (Thomas Dickson), Pat O’Brien (Matt Brown), Kay Johnson (Mrs. Phyllis Dickson), Gavin Gordon (Cyril Cluett), Costance Cummings (Helen), Robert Ellis (Dude Finlay) Berton Churchill (O’Brien), Arthur Hoyt (Ives), Edwin Maxwell (Clarck), Robert Emmett O’Connor (l’ispettore), Jeanne Sorel (la segretaria di Cluett), Walter Walker (Schultz), Anderson Lawler (Charlie), Edward Martindel (Ames); Prod.: Harry Cohn per Columbia 35mm. L.: 2055 m. D.: 77’.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Durante le riprese di American Madness, feci una scoperta abbastanza sorprendente. Una scena che, visionata da poche persone in una piccola sala di proiezione risultava di un passo normale, sembrava rallentare quand’era proiettata sul grande schermo in una sala cinematografica. E dal momento che American Madness aveva a che fare con le reazioni della folla di fronte alle voci, al panico e alla fede, decisi di neutralizzare l’apparente rallentamento di passo del film, accelerandolo artificialmente in sede di montaggio. Per prima cosa tagliai le lunghe entrate e uscite degli attori. Li feci saltare direttamente nel cuore delle scene. Poi eliminai le dissolvenze. Feci sovrapporre le battute. Poi, e questo fu un cambiamento radicale, accelerai di un terzo il passo delle scene. Durante le riprese la velocità delle scene sembrava eccessiva – e infatti era eccessiva – ma quando American Madness arrivò sui grandi schermi, il “passo” sembrò normale! Anzi c’era come un senso d’urgenza, un nuovo interesse che teneva l’attenzione del pubblico inchiodata allo schermo.

Frank Capra, Il nome sopra il titolo, Lucarini, 1971

Copia proveniente da