AL NASSER SALAH AD-DIN

Youssef Chahine

Sog.: Naguib Mahfouz, Youssef El-Sebaï. Scen.: Youssef Chahine, Abderrahmane Cherkaoui, Azzedine Zulficar. F.: Wadid Serry. M.: Rachida Abdel Salam. Scgf.: Habib Khoury, Robert Charfenberg, Antoine Polizois. Mus.: Angelo Francesco Lavagnino. Int.: Ahmed Mazhar (Saladino), Salah Zulfikar (Issan Alauwam), Nadia Lofti (Louise de Lusignan), Leila Faouzi (Virginia, principessa di Kerak), Mahmoud El-Meligui (Corrado del Monferrato), Tawfik El Deken (principe di Akka), Omar El-Hariri (Filippo II di Francia), Hemdi Geiss (Riccardo I Cuor di Leone). Prod.: Assia Dagher per Les Films Assia, Lotus Films, Organizzazione Generale del Cinema Egiziano. DCP. D.: 186’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Durante la seconda e la terza Crociata, il sultano Saladino vince la battaglia contro i Franchi anche grazie a un arabo cristiano, Issan. Riconquista allora Gerusalemme e cattura un gran numero di prigionieri, tra cui il re cristiano Guy de Lusignan.
Film a grosso budget voluto dalla celebre produttrice Assia, permetterà a Youssef Chahine di offrire un controcanto arabo alla storia delle Crociate raccontata da Hollywood e da Cinecittà. Per poter disporre dei mezzi dell’esercito egiziano e ottenere le necessarie autorizzazioni statali, Youssef Chahine fece astutamente credere al carismatico raìs Nasser che gli avrebbe reso omaggio attraverso la storia del Saladino. In questo grande film epico, che mostra il Saladinio vittorioso durante le Crociate, Youssef Chahine realizza composizioni folgoranti che evitano di mostrare scene di violenza. “Prima delle riprese i copti temevano che il film potesse riaccendere le ten¬sioni con i musulmani, e questi ultimi temevano di non essere abbastanza glorificati, allora io dissi agli uni e agli altri che avrei fatto del mio meglio, ma solo per calmarli perché per il resto il film si avvicina il più possibile a ciò che è accaduto”, dichiarò anni dopo Youssef Chahine. “Nasser mostrava il film a tutti i presidenti che venivano a fargli visita. Ma non credo di aver fatto un film per celebrare Nasser come è stato detto”, precisò.
Effettivamente le vittorie militari e strategiche degli eserciti di Saladino contro i Franchi danno a Chahine l’occasione non tanto di glorificare il grande condottiero, quanto di soffermarsi sulla storia d’amore tra Issan e Louise de Lusignan, una delle prigioniere di Saladino.

Tewfik Hakem

Copia proveniente da

Restaurato da Cineteca di Bologna in collaborazione con MISR International Films presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata a partire dal negativo immagine e dal negativo suono originali provenienti da Deluxe