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29/06

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Vladimir Dmitriev e il Gosfilmofond

Conferenza di Peter Bagrov

Vladimir Dmitriev (1940-2013) non diresse mai ufficialmente il Gosfilmofond, ma per quasi mezzo secolo ne determinò le scelte. Per un paese caratterizzato da un forte controllo ideologico sull’arte e da una limitata distribuzione di film stranieri, l’archivio era la finestra principale sul mondo cinematografico internazionale. Difficile trovare un regista di rilievo che non abbia lavorato con il Gosfilmofond: per raccogliere informazioni, conoscere le nuove tendenze o cercare ispirazione. Dmitriev era colui che concedeva (o negava) l’accesso al cinema internazionale a coloro che avrebbero finito per influenzarlo. Il suo obiettivo era colmare le lacune della distribuzione sovietica per far conoscere ai russi/ sovietici tutto ciò che d’importante, interessante, curioso o bizzarro accadeva nel cinema. Durante il suo ‘regno’ il numero di film conservati nell’archivio russo triplicò. Un altro obiettivo consisteva nel salvare i film messi al bando e ‘archiviati’: erano destinati a non essere visti da nessuno, ma con il passare dei decenni alcuni furono distribuiti in tutto il mondo. Altro obiettivo – più complesso, anche moralmente – fu salvare l’integrità delle collezioni dopo il crollo dell’Unione Sovietica, quando molte delle ex-repubbliche erano impazienti di ottenere la loro parte. Determinare le scelte dell’archivio nazionale di un paese totalitario era una responsabilità gravosa, e Dmitriev dovette far fronte a continui dilemmi: salvare ‘per’ o salvare ‘da’? Non semplice archivista ma vero artista, amava il suo lavoro e fece del suo meglio per essere autorevole e imprevedibile. Fu spesso criticato, a volte perfino odiato. Ma da quando se n’è andato si sente profondamente la sua mancanza.

Peter Bagrov

 

 

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Mercoledì 29/06/2016
15:00