24/06/2016

Il Cinema Ritrovato DVD Awards: intervista a Mark McElhatten

Mark McElhatten è curatore indipendente di film in pellicola e digitale dal 1977, e film archivist per Martin Scorsese (Sikelia Productions and the Scorsese Family Foundation) dal 1998.
Fondatore del progetto itinerante The Walking Picture Palace e fondatore/curatore di “Views from The Avant- Garde” at the New York Film Festival dal 1997 al 2013. Professore di Storia del cinema e Produzione alla Duke University, al Bard College e alla State University of New York a Binghamton, McElhatten è stato tra i responsabili della programmazione presso la Boston Film/Video Foundation, la San Francisco Cinémathèque e il Museum of Moving Images. Tra le sue pellicole: Christofori Disparu (1974), Ember (1977), Specialities of a Residency Above the Clouds (1979), Passing Resemblance (1984) and Submersion of the Temple (1996-7). McElhatten oggi continua la sua attività di critico, filmmaker e fotografo in maniera anonima utilizzando una varietà di pseudonimi.

Anche quest’anno parteciperà come membro della giuria a Il Cinema Ritrovato DVD Awards. Secondo lei, qual è l’obiettivo di questo premio e che cosa lo rende importante?

A mio parere la cosa più importante di questo premio è che richiama l’attenzione su pubblicazioni di valore e rilievo nel settore cinematografico che arricchiscono la nostra conoscenza della storia del cinema. Ci occupiamo di valorizzare progetti che hanno come principale interesse il cinema, l’amore per il cinema e l’archeologia cinematografica. I premi non implicano alcun compenso in denaro o spirito di competizione, ma intendono rendere onore a lavori di rilievo. So che questi premi erano intimamente importanti per Peter von Bagh e il suo intento era quello di dare un generoso incoraggiamento all’editoria del settore. Si tratta quindi di un’espressione di gratitudine che significa qualcosa di più del mero promuovere i nostri titoli preferiti o proclamare le “migliori” pubblicazioni. Per quanto molto film stiano languendo in mancanza di attenzioni, questo è un momento incredibile per riportarli in vita, in termini di quel tipo di scavo e riscoperta che sta accadendo adesso con la pellicola. Ogni anno scopro film di cui non conoscevo l’esistenza, vedo titoli leggendari che conoscevo ma che non avrei mai immaginato sarebbero stati accessibili, e re-visiono film rari che un tempo avevo visto ma che pensavo sarebbero rimasti nella memoria come esperienze che capitano solo una volta nella vita. DVD e Blu-ray permettono ai film di diventare compagni tangibili. Li consultiamo e invecchiamo con loro. Un redattore di una rivista cinematografica che recensisce una vasta scelta di pubblicazioni in DVD mi ha chiesto dell’edizione dei DVD Awards di quest’anno. Quando ha visto la lista dei titoli nominati e selezionati si è infuriato. “Come! Ma è ridicolo, non ho nemmeno mai sentito nominare molti di questi titoli!” E ho risposto: “Fantastico! Allora questi premi servono allo scopo!”

Ogni anno un gran numero di DVD e Blu-ray partecipa a questa competizione, che viene divisa in diverse categorie: Miglior DVD (PREMIO PETER VON BAGH), Miglior Blu-ray, Migliore Collana/Cofanetto, Migliori Bonus, Miglior Riscoperta di un Film dimenticato. In che modo seleziona i vincitori e che cosa rende un prodotto davvero unico?

La scelta delle edizioni scelte tra i finalisti per essere premiate può dipendere dalla rispettiva validità e considerazione per gli specifici titoli presentati. Questi fattori vengono presi in considerazione insieme alla qualità del trasferimento, e l’intelligenza e la sapienza dietro la presentazione. L’entusiasmo percepito da una giuria di critici specializzati e curatori influenza le decisioni mentre condividiamo scoperte e celebriamo la disponibilità di questi dischi e cofanetti. Ciascun membro della giuria porta una visione diversa e informazioni sorprendenti a sostegno delle scelte. I risultati sfuggono a previsioni anticipate, seppure spesso alla fine la sensazione sia quella di aver raggiunto una quasi unanimità e consenso pacifico, mantenendo comunque rispetto per l’intera lista di prodotti selezionati come finalisti.

Che cosa pensa del presente e del futuro dell’editoria cinematografica specializzata in film classici?

Informazioni enciclopediche sono disponibili con un semplice click. Un viaggio di mille miglia comincia con un’indagine fatta con la punta delle dita. Una ricerca mossa dalla curiosità. Che cosa serve per trasformare la curiosità in passione, per trasformare l’informazione in conoscenza, la conoscenza in saggezza? Esperienza e contemplazione. L’esperienza viene da un incontro approfondito con il film. I DVD garantiscono l’accesso, con un investimento nei diversi sensi della parola, permettendo un contatto intimo, rivisitazioni e rivelazioni. Con lo streaming e la visione di film on demand, il mercato dei DVD e Blu- ray sta svanendo, ma non è ancora scomparso. 
Con meno spese e maggiore convenienza alcuni film possono essere visti in streaming quasi istantaneamente. C’è un particolare tipo di persona che valorizza la tradizione di oggetti concreti, beni utili che danno accesso ad un’esperienza che trasmette storie importanti, che dà piacere e ci permette di investigare ed assaporare. Apprezzo i DVD e i Blu-ray sia come “oggetti” che come veicoli che ci permettono di vivere quotidianamente con un’arte che potenzia la vita. Per quanto ancora esisteranno queste pubblicazioni e quali fattori ne determineranno l’esistenza? Dopotutto, ci rendiamo conto che questi oggetti sono effimeri e che non sono affidabili per l’archiviazione nel tempo. I Blu-ray sono stati un vero progresso tecnologico sul DVD e un formato superiore e più rispettoso, ma molti non hanno condiviso questo punto di vista e alcune aziende sono rimaste fedeli al formato minore. In un mondo dove trascurare la Verità è spesso considerata un’opzione elettiva, non c’è da stupirsi che l’accuratezza e la fedeltà possano essere viste come un lusso e una sfumatura giudicata trascurabile. Nessun oggetto può sostituirne un’altro. Dico sempre “Non credo nei sinonimi”. Ma nel mondo della tecnologia e del commercio esiste un’illusione di miglioramento, strategie di obsolescenza pianificata ed estinzione forzata portate avanti per interessi economici. Formati ed oggetti industriali che sono in un primo momento venduti come nuovi, “permanenti” in modo affidabile ed indispensabili sono, relativamente poco tempo dopo, presentati come inferiori o come conquiste anacronistiche. Ma ogni cosa possiede i propri attributi unici e i propri vantaggi che non possono essere eguagliati. L’iPhoto, la stampa Cibachrome, il dagherottipo, la Polaroid, lo Xerox: non sono tutti sinonimi tra loro, né soddisfano gli stessi desideri o funzioni. A dirla tutta, che sia un DVD o un DCP, dobbiamo ricordare che queste sono riproduzioni, simulazioni, traduzioni verso un medium differente ed è una delusione ostinata pensare che stiamo guardando una pellicola quando in realtà non è così. Ma questi media compiono a tutti gli effetti un miracolo e possono restituirci alcuni aspetti essenziali e vividi promemoria della pellicola. Avere un migliore accesso ad alcune forme/versioni di film e ai relativi materiali, in particolare quelli che possono essere visualizzati solo in archivi, a rari eventi speciali e in specifiche localizzazioni geografiche, è un regalo meraviglioso. I DVD e i Blu-ray offrono questa possibilità. Il coraggio, la dedizione e l’immaginazione che alimentano molti dei progetti in DVD e Blu-ray trascendono motivi di profitto e il premio Il Cinema Ritrovato DVD Awards trascende la vanità ed l’esclusività dei premi dei concorsi. Questi premi sono gesti e tentativi di celebrare il Cinema, qualcosa che si adatta perfettamente allo spirito e al cuore del festival Il Cinema Ritrovato.