WORK

Charles Chaplin

T. it.: Charlot apprendista. Scen.: Charles Chaplin. F.: Harry Ensign. Scgf.: E.T. Hazy. Int.: Charles Chaplin (apprendista decoratore), Charles Insley (padrone), Edna Purviance (cameriera), Billy Armstrong (padrone di casa), Marta Golden (sua moglie), Leo White (giovanotto in visita), Paddy McGuire (manovale). Prod.: Jesse T. Robbins per The Essanay Manufacturing Company. DCP. Bn

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il 17 agosto 1915 Fred Karno scriveva al suo vecchio ‘allievo’ Charlie (una fotocopia della lettera, redatta su carta intestata ‘Fred Karno’s Companies’, è conservata tra le carte dell’archivio Chaplin): “Mio caro Chaplin, è stato un vero piacere per me leggere della tua fortuna e del tuo crescente successo. Ho pensato che deve essere molto faticoso per te lavorare a questi ritmi per un periodo così esteso e forse una breve vacanza da queste parti potrebbe farti davvero bene. Perché non vieni qui e mi lasci organizzare una tournée nelle città inglesi? Guadagneresti una fortuna e non faresti nessuna fatica, rispetto a quello che stai facendo adesso. È estremamente gratificante per me sapere che uno dei miei ragazzi abbia avuto tanto successo…”. È plausibile che Karno abbia attribuito a Chaplin la volontà di tornare a calcare le scene proprio dopo aver sentito parlare di Work, uscito meno di due mesi prima e ispirato al suo sketch Spring Cleaning, che Charlie e Sydney avevano portato in tournée. Una delle comiche più interessanti della serie, debitrice oltre che a Karno, anche a Repairs di Wal Pink, altro numero di repertorio dei fratelli Chaplin, Work rientra nel filone del balletto-pantomima, in cui l’equilibrio delle scene, il movimento e il senso del ritmo continuano a perfezionarsi. Work rappresenta indubbiamente un’evoluzione anche nella critica sociale e nella ridicolizzazione del comportamento borghese (alla padrona di casa che chiude in cassaforte i suoi averi all’arrivo dei due imbianchini, Charlot risponde raccogliendo orologio e pochi spiccioli in una tasca e assicurandola con uno spillone da balia). Stupisce inoltre la ricerca visiva – dal sapore sovietico – della scena iniziale, brutale istantanea dello sfruttamento sul lavoro, in cui Chaplin trasporta su una salita dalla pendenza vertiginosa un enorme carro carico di secchi, scale, travi, cavalletti e pennelli e su cui siede anche il suo padrone, che lo sollecita con un frustino.