WATERLOO BRIGDE

James Whale

S.: dalla commedia omonima di Robert E. Sherwood. Sc.: Benn W. Levy. F.: Arthur Edeson. Mo.: Clarence Kolster. Scgf.: Charles D. Hall. In.: Mae Clarke (Myra), Kent Douglass (Roy Cronin), Doris Lloyd (Kitty), Ethel Griffies (Mrs. Hobley), Enid Bennett (Mrs. Wetherby), Frederick Kerr (Major Wetherby), Bette Davis (Janet), Rita Carlisle (anziana donna). P.: Carl Laemmle jr. per Universal. 35mm. L.: ca 2000m D.: 70’ a 24 f/s.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Waterloo Bridge di James Whale, a differenza della più nota versione strappalacrime della Metro Golwyn Mayer con Robert Taylor e Vivien Leigh di una decina d’anni dopo, è un piccolo grande film. La storia di Myra, la piccola prostituta londinese che vive con un ufficiale americano un disperato amore, concluso tragicamente sul ponte di Waterloo, è raccontata con una delicatezza di toni ora realistici ora incantati, che mostrano come il regista, a contatto con una vicenda teneramente romantica, sappia agevolmente evitare le panie del sentimentalismo e far rivivere per immagini un episodio che Sherwood confessa di aver composto per il teatro, dopo averlo vissuto personalmente”.

(Vittorio Martinelli, James Whale, non solo Frankenstein, Immagine, n.13, 1989-90)

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