VERLOGENE MORAL (TORGUS)
Scen.: Carl Mayer; F.: Karl Freund; Scgf.: Robert Neppach; Int.: Gerd Fricke (John), Eugen Klöpfer (Torgeir), Marija Leiko (Anna), Kaethe Richter (Gudrun), Adele Sandrock (Turid); Prod.: Centaur-Film GmbH; 35mm. L.: 1275 m. D.: 52’ a 20 f/s. Col.
Scheda Film
Di tutti i film espressionisti, Torgus è quello più vicino ad alcune messe in scena teatrali dell’espressionismo, ad esempio la rappresentazione sul palcoscenico di Von Morgens bis Mitternacht. E mentre i personaggi del Caligari agiscono davanti al grafismo delle scenografie, senza riuscire ad esserne parte integrante, mentre gli interpreti di Von Morgens bis Mitternacht – ai quali i tratti grossi di pittura sui costumi e i volti impediscono il rilievo – possono inserirsi in tele dipinte, gli attori di Torgus si muovono in una scenografia che gioca in modo espressionista con i rapporti di volumi e di luce. Kobe apre in questo modo una via che Wiene, incapace di evadere dalla formula adottata, blocca senza comprenderne l’essenza profonda. Torgus ci aiuta a cogliere meglio l’evoluzione dell’espressionismo, le sue influenze, i suoi prolungamenti.
Henri Langlois, Trois cents ans de cinéma, Paris, Cahiers du Cinéma / Cinémathèque Française, 1986