UNSEEN LOLLO

Orson Welles

DCP. D.: 4’ (estratto, dai 12’ conservati). Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Una strana struttura quella di Portrait of Gina/Viva Italia, dove a fronte di una durata complessiva di circa trenta minuti, bisogna attendere fino alla fine l’apparizione dell’attrice sullo schermo, per assistere a un incontro con il regista di poco più di quattro minuti. Dal materiale in questione, ci accorgiamo però di quanto in realtà l’incontro sia durato un po’ di più e di quante cose abbia deciso di tacere Welles, ponendo in secondo piano la figura della Lollobrigida ma utilizzandone l’icona per descrivere un periodo preciso della società italiana, e, come d’uso, presentare la sua personalissima visione del mondo. I diversi ciak del rullo svelano più di quanto poi non faccia lo stesso documentario, fornendo un gustoso retroscena di questo originale incontro: la Lollobrigida – addirittura rabbiosa con il fisco italiano – appare anche materna, dolce, ingenua, mentre Welles – esprimendosi talvolta in perfetto italiano – scherza caustico, domandando a tamburo battente, pur di avere la risposta attesa. Operatore, dai ciak inquadrati, un tal Bava… Presenti nel fondo Welles di Cinemazero (depositato presso l’Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia/La Cineteca del Friuli), anche altri materiali di lavorazione di Portrait of Gina/Viva Italia, con le interviste a Rossano Brazzi, Vittorio De Sica, Anna Gruber e i disegni di Saul Steinberg.

Riccardo D. Costantini

Scansione 2K da pellicola 35mm effettuata da Cinemazero