UČITEL ORIENTÁLNÍCH JAZYKŮ
Scen.: Jan S. Kolár. F.: Karel Degl, Václav Münzberger. Int.: Quido del Noce (Jiří d‘Algeri, il docente), Josef Rovenský (il conte Chuarez), Olga Rautenkranzová (Sylva), Ferenc Futurista (Max Papperstein), Eman Fiala (il cameriere), Jan S. Kolár (Jan). Prod.: Lucernafilm 35mm. L.: 979 m. D.: 43′ a 20 f/s. Imbibito / Tinted
Scheda Film
Kozlonoh e Učitel orientálních jazyků sono esempi di film girati da registi cechi negli ultimi mesi di vita dell’Impero austro-ungarico. I due titoli hanno in comune la compagnia di produzione, Lucernafilm, e il nome della prima donna regista ceca, Olga Rautenkranzová.
Nel cinema muto ceco furono poche le donne che parteciparono alla lavorazione dei film in una veste che non fosse esclusivamente quella di interprete. Alcune attrici diressero proprie compagnie di produzione, altre divennero sceneggiatrici, ma solo tre furono anche registe. Nessuna di loro ebbe una lunga carriera coronata dal successo economico: si limitarono per lo più a girare qualche film prima di scomparire nel nulla.
Olga Rautenkranzová offre il tipico esempio di carriera cinematografica di regista donna. Nata nel 1891 a Praga, studiò recitazione con la grande attrice teatrale Marie Hübnerová e dopo il diploma si esibì a teatro come attrice e ballerina. Approdò alla regia cinematografica nel 1918 con un film intitolato Kozlonoh, e ancor prima che questo fosse distribuito si vide affidare un secondo titolo, Učitel orientálních jazyků. Sin dall’inizio Rautenkranzová ebbe un rapporto conflittuale con il co-regista e sceneggiatore Jan S. Kolár. In un’intervista pubblicata molti anni dopo Kolár si attribuì la maggior parte delle decisioni prese durante la lavorazione.
Per quanto riguarda i film, essi sono diversi per genere, trama e stile. Kozlonoh ha scenografie rococò ed è girato prevalentemente in esterni, il secondo film è una commedia d’ambientazione contemporanea. I due titoli sono accomunati dall’impiego – precoce, nella cinematografia ceca – della visione onirica. Nel caso di Kozlonoh il sogno fa da cornice, nel secondo film rivela il desiderio recondito di uno dei personaggi.
Dopo aver terminato i suoi film Rautenkranzová scomparve dalla scena pubblica, e ben poco si sa anche della distribuzione dei suoi titoli. Come tanti altri film cechi, probabilmente non erano in grado di competere con il cinema d’importazione e non fruttarono molti soldi al produttore.
Michal Večeřa