TOTÒ A COLORI (episodio del vagone letto)
T. int.: Toto in Color. Sog.: Steno, da sketches di Michele Galdieri e Totò. Scen.: Steno, Mario Monicelli, Age e Scarpelli. F.: Tonino Delli Colli. M.: Mario Bonotti. Mus.: Felice Montagnini. Int.: Totò (Antonio Scannagatti), Isa Barzizza (signora del vagone letto), Mario Castellani (on. Cosimo Trombetta). Prod.: Dino De Laurentiis e Carlo Ponti per GoldenHumanitas. 35mm. D.: 21’. Col.
Scheda Film
L’episodio più pirandelliano di tutto il cinema italiano (e senza nemmeno scomodare Pirandello), riflessione nonsensica sul doppio, l’equivoco e l’ambiguità dell’apparire. Recuperando uno sketch messo a punto per la rivista teatrale C’era una volta il mondo, pur addolcito per non scontentare la severa censura cinematografica (a teatro Totò scaraventava l’onorevole Trombetta fuori dal finestrino e si godeva da solo le grazie della Barzizza), il principe de Curtis distrugge in pochi minuti il mito del neorealismo, l’arroganza della politica e la prosopopea della creazione artistica. Ma prima delle battute entrate di diritto nel patrimonio linguistico nazionale (“Io sono un uomo di mondo, ho fatto tre anni di militare a Cuneo” e “Ogni limite ha una pazienza”), prima della rivalsa popolare contro la casta (“ma mi faccia il piacere!”), c’è il perfetto meccanismo delle entrate in scena, delle battute, delle smorfie, dei corpi che si fanno il “tocco” e il “ritocco”… Se cerchiamo nel cinema italiano un ‘orologio che ride’ è questo!
Paolo Mereghetti