THE TAMING OF THE SHREW
S.: dalla commedia di William Shakespeare. Sc.: Sam Taylor. F.: Karl Strauss. Scgf.: William Cameron Menzies, Laurence Irving. M.: Allan McNeill. In.: Douglas Fairbanks (Petrucchio), Mary Pickford (Katherine), Edwin Maxwell (Baptista), Joseph Cawthorn (Gremio), Clyde Cook (Grumio), Geoffrey Wardwell (Hortensio), Dorothy Jordan (Bianca). P.: Pickford Corp./Elton Corp./United Artists. 35mm. L.: 1775m. D.:64’ a 24 f/s.
Scheda Film
“‘Quando ci si trova a scivolare lungo una china, si dovrebbe fare di tutto per arrivare presto in fondo e uscire di scena in fretta’, diceva Fairbanks. Anche l’allegria e l’ottimismo avevano pur sempre il loro lato oscuro. Non esisteva alcun motivo evidente per cui Fairbanks non dovesse avere successo nel cinema sonoro. Quando, nel 1929, insieme a Mary Pickford interpretò The Taming of the Shrew, i suoi esiti furono assai migliori di quelli della moglie. Era vivace, divertente, aveva una bella voce e pronunciava le sue battute con l’impeto e la passione di un esperto attore shakespeariano. Ma la voce, per quanto bella, non era una dote indispensabile per gli idoli del cinema muto. Probabilmente, mentre le enormi scenografie di Robin Hood e The Thief of Bagdad non potevano sminuirlo, la sua voce ebbe invece questo effetto – semplicemente perché eliminava quella magica diversità che separava il pubblico dalle star del muto, la cui forza vitale risiedeva negli occhi, nel volto, nella memoria, restituendolo a una dimensione umana. Qualunque fosse la ragione, il cinema sonoro non sembrava in alcun modo adatto a lui”.
(David Robinson, L’eroe, cit.)