The Secret Man
T. it.: L’uomo segreto; Sog.: George Hively; Scen.: George Hively; F.: Ben Reynolds; Int.: Harry Carey (Cheyenne Harry), Morris Foster (Beauford), Elizabeth Jones (sua figlia), Vester Pegg (sceriffo), Elizabeth Sterling (Molly), Bill Gettinger (caporeparto), Steve Clemente (Pedro); Prod.: Butterfly-Universal; Pri. pro.: 1 ottobre 1917. 35mm. L. or.: 5 bobine. L: 376 m. (bobine 2 e 4) D.: 14’ a 20 f/s. Bn.
Scheda Film
Frammento superstite del secondo film con Harry Carey, The Secret Man anticipa, con il suo titolo, The Quiet Man (Un uomo tranquillo, 1952), suggerendo le profondità nascoste che Ford stava già esplorando con i suoi enigmatici eroi. Questo spezzone visivamente ambizioso, che evidenzia un talento già maturo per la composizione, rivela un intreccio che anticipa quello che il regista considerava il proprio preferito tra i suoi film muti, la pellicola perduta del 1919 con Harry Carey dal titolo Marked Men, una versione del romanzo breve di Peter B. Kyne The Three Godfathers, poi adattato da Ford nel western in Technicolor del 1948 3 Godfathers (In nome di Dio) con John Wayne. In The Secret Man il fuorilegge Cheyenne Harry (Carey), uno dei “buoni cattivi” tanto amati da Ford, si imbatte in una ragazzina (Elizabeth Jones) che sta morendo di sete dopo l’incidente di una diligenza e la salva, anche se sa che questo gli costerà la libertà.
“[…] una generosa quantità di scene pittoresche immerse nel sole della California […]” “Moving Picture World”, 1917