The Rink

Charles Chaplin

Scen.: Charles Chaplin. F.: Roland Totheroh. Int.: Charles Chaplin (cameriere pattinatore), Edna Purviance (ragazza chic), James T . Kelley (padre della ragazza), Eric Campbell (signor Stout), Henry Bergman (signora Stout/cliente arrabbiato), Lloyd Bacon (ospite), Albert Austin (chef/pattinatore), Frank. J. Coleman (direttore del ristorante), John Rand (cameriere), Leota Bryan, Charlotte Mineau (amiche di Edna). Prod.: Charles Chaplin per Lone Star Mutual. Pri. pro.: 4 dicembre 1916. DCP. 2 bobine/2 reels. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Da: Blackhawk Collection

Ottavo titolo di Chaplin alla Mutual, The Rink fu uno dei più grandi successi di pubblico fino a quel momento come ci ricorda una lettera, divenuta celebre, inviata dal manager del Princess Theatre di Piqua, in Ohio alla direzione della Mutual Corporation: “Ieri sera abbiamo proiettato un vostro film intitolato The Rink con Charlie Chaplin. Le continue risate e grida del pubblico hanno danneggiato gran parte del locale: l’intonaco si è staccato dal soffitto e un’area del pavimento ha ceduto. Sono anni che proiettiamo film e non abbiamo mai avuto né decessi né danni alla proprietà. The Rink si è rivelato una minaccia per l’immobile e l’incasso di un giorno di proiezione ci è costato un ingente somma di denaro in riparazioni. Alleghiamo il conto dello stuccatore e del falegname. Gradiremmo ricevere un assegno in risposta”. L’intreccio di The Rink si sviluppa attorno a due set ben distinti, quello del ristorante e quello della pista da pattinaggio, permettendo a Chaplin di sfoggiare un’ampia gamma di punti di forza. Nella prima parte la comicità scaturisce, come spesso accade nei suoi film, quando Charlot ricopre un ruolo di responsabilità o di ‘autorità’. Come osserva Bazin: “La società mantiene mille buone regole che non sono altro che una sorta di Ufficio permanente che essa dà a se stessa. È così in particolare della maniera di mangiare della Società. Charlot non riesce mai a servirsi come si deve del coperto. Mette regolarmente il gomito nei piatti, versa la minestra nei pantaloni ecc. Il colmo è certamente quando è lui stesso cameriere”. Nella seconda sono la leggerezza e la grazia del ‘ballo sui pattini’ e l’insuperata destrezza fisica a lasciare a bocca aperta. Lo ‘shimmy’ da fermo con lo shaker vale da solo il film.

Copia proveniente da

Restaurato nel 2012 da Fondazione Cineteca di Bologna presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata in collaborazione con Lobster Films e Film Preservation Associates.