THE PROTAGONISTS
Sog., Scen.: Luca Guadagnino. F.: Paolo Bravi. M.: Walter Fasano. Scgf.: Roberto De Angelis. Mus.: Andrea Guerra. Int.: Tilda Swinton (narratrice), Fabrizia Sacchi (se stessa), Andrew Tiernan (Mohammed), Claudio Gioè (Happy), Paolo Briguglia (Billy), Michelle Hunziker (Sue), Jhelisa (se stessa), Laura Betti (giudice). Prod.: Fulvio Colombo, Massimo Vigliar per Surf Film, Medusa Film, Telepiù, DCP. D.: 92’. Col.
Scheda Film
Io e Luca siamo partner. Hanno usato la parola “musa” per me in relazione a così tante persone, pensando di farmi un complimento, ma non è quasi mai vero. E non è certo vero con Luca. Quando ho incontrato Jarman è stato come entrare in un circo. Con Luca non è diverso, mi piace lavorare con lui attorno al tavolo di cucina. E farlo anche per progetti di cui non è previsto che io sia l’interprete. […]. Dico sempre che noi siamo famiglia, e lo penso profondamente: siamo fratello e sorella, siamo compagni di gioco. La nostra è una conversazione che continua, un esperimento senza fine, in cui ogni volta mi chiedo: come funzionerà, e se funzionerà, questa trappola in cui mi sto cacciando.
Tilda Swinton, in Tilda Swinton e Luca Guadagnino: vent’anni insieme, intervista di Paola Piacenza “Corriere della Sera”, 13 novembre 2015
Andiamo un po’ indietro. Era il 1999, la Mostra del Cinema di Venezia presenta un’opera prima eccentrica: The Protagonists, melò crudele che dell’arrogante universo maschile in cui si svolge denuda le pulsioni sentimentalmente più disturbanti. L’autore, Luca Guadagnino, qualche giorno fa in un’intervista parlando di quell’esordio lo definiva quasi imbarazzante. Si dice (uno per tutti Bertolucci che Guadagnino ama molto e al quale ha dedicato il doc Bertolucci on Bertolucci) che i registi non amino rivedere i loro film, eppure quell’opera prima, ingenua come spesso accade, e forse pure un po’ presuntuosa, aveva la qualità della sfrontatezza e un amore per il cinema che Guadagnino ha mantenuto intatti nel tempo come l’ambizione internazionale che nella sua generazione (è nato nel ’71) era scomparsa. […] È la cifra più provocatoria delle immagini/immaginari di Luca Guadagnino la sua fiducia incondizionata nelle immagini: sono queste che parlano, che raccontano, che disegnano le soglie su cui si muovono i suoi personaggi, le geografie dei luoghi, il movimento di uno spazio narrativo, i ritagli di realtà. Ciò non significa assenza di scrittura, al contrario lo script è millimetrato, solo che i film di Guadagnino della sceneggiatura non sono illustrazione. Lo stesso vale per gli attori, coi quali il regista palermitano sembra cercare le sinergie del cinema classico, del postmoderno, un manierismo sontuoso che li rende corpi eloquenti, pieni di irriverenza, accarezzati, scrutati fino a tirarne fuori l’imprevisto.
Cristina Piccino, Variazioni sul desiderio, “il manifesto”, 26 novembre 2015
per concessione di Surf Film.
Restaurato in 4K nel 2024 da Cineteca di Bologna in collaborazione con Surf Film presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, a partire dai negativi camera e suono originali. Grading supervisionato da Luca Guadagnino. Con il sostegno di “A Season of Classic Films”, un’iniziativa di ACE – Association des Cinémathèques Européennes, parte del programma MEDIA di Europa Creativa.