THE POWER AND THE GLORY
T. it.: “Potenza e gloria”; Scen.: Preston Sturges; F.: James Wong Howe; M.: Paul Weatherwax; Scgf.: Max Parker; Cost.: Rita Kaufman; Mu.: Peter Brunelli, Louis De Francesco, J. S. Zamecnik (non accr.), diretta da Louis de Francesco; Su.: A. W. Protzman; Ass. R.: Horace Hough; Int.: Spencer Tracy (Tom Garner), Colleen Moore (Sally Garner), Ralph Morgan (Henry), Helen Vinson (Eve Borden), Phillip Trent (Tom Garner Jr.), Henry Kolker (Mr Borden), Sarah Padden (moglie di Henry), Billy O’Brien (Tom da giovane), Cullen Johnson (Henry da giovane), J. Farrell McDonald (Mulligan); Prod.: Fox Film Corporation; 35mm. D.: 77’. Bn.
Scheda Film
Questo classico poco conosciuto, il cui negativo originale venne distrutto dal fuoco molti anni fa, è spesso considerato un precursore di Citizen Kane. Lo script di Preston Sturges racconta l’inarrestabile ascesa del dirigente ferroviario Tom Garner (Spencer Tracy) attraverso una serie di flashback narrati dal suo vecchio amico Henry (Ralph Morgan). Oggi il pubblico forse troverà la narrazione a tratti pesante e banale, ma resta interessante valutare fino a che punto questo film, non lineare nella struttura e innovativo nella fotografia di James Wong Howe, abbia influenzato Orson Welles nell’ideazione di Citizen Kane. Il termine “narratage” venne creato dalla casa di produzione per descrivere l’uso di flashback accompagnati da narrazione, la stessa tecnica utilizzata anche in The Sin of Nora Moran. The Power and the Glory è liberamente ispirato alla vita di C.W. Post, magnate dei cereali e nonno della seconda moglie di Sturges, Eleanor Hutton. Il produttore del film, Jesse Lasky, ha scritto nella sua biografia: “Era il copione più perfetto che avessi mai letto”. Fu la prima sceneggiatura cinematografica originale coperta da diritto d’autore, come già avveniva per le opere teatrali. Questo precedente inquietante iniziò a innervosire i produttori per la forza contrattuale che gli sceneggiatori avrebbero iniziato a esercitare. Come accadrà per la figura di Hearst in Citizen Kane, Tom Garner simboleggia assieme il meglio e il peggio dell’industrializzazione. Ma l’impersonificazione che ne fa Tracy è più benevola e meno minacciosa di quella offerta da Welles.
Donna Rossin UCLA Filmand Television Archive–Tenth Festival of Preservation, 2000