THE PHANTOM LIGHT

Michael Powell

Sog.: dalla pièce The Haunted Light (1933) di Evadne Price e Joan Roy Byford. Scen.: Ralph Smart. F.: Roy Kellino. M.: Derek N. Twist. Scgf.: Alex Vetchinsky. Mus.: Louis Levy. Int.: Binnie Hale (Alice Bright), Gordon Harker (Sam Higgins), Donald Calthrop (David Owen), Milton Rosmer (dottor Carey), Ian Hunter (Jim Pearce), Herbert Lomas (Claff Owen), Reginald Tate (Tom Evans), Barry O’Neill (capitano Pearce), Mickey Brantford (Bob Peters), Alice O’Day (Mrs. Owen). Prod.: Michael Balcon, Jerry Jackson per Gaumont-British. 35mm. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il quarto e ultimo film di Powell per la Gaumont-British di Balcon fu probabilmente il migliore tra quelli realizzati fino a quel momento. Prodotto come normale lungometraggio e non come quota quickie di serie B, The Phantom Light puntava chiaramente al successo commerciale e alla maggiore indipendenza che ne sarebbe conseguita, dato che Powell aveva già gli occhi puntati su un progetto accarezzato da tempo, il “film su Saint Kilda” che sarebbe poi diventato The Edge of the World.
L’aspro paesaggio costiero di The Phantom Light (Hartland Point, sulla costa del Devon, fa le veci del Galles in cui si svolge la storia), prefigura in effetti il film della svolta nonché titoli successivi di Powell e Pressburger, come So dove vado e Spia in nero. Inoltre, per il tema del misticismo e l’atmosfera ultraterrena e carica di presagi, si potrebbe dire che il film anticipa opere come Un racconto di Canterbury e Black Narcissus.
Qui l’uso evocativo degli esterni si coniuga a una trama scricchiolante ma comunque molto godibile, incentrata su una banda di criminali che provoca naufragi a scopo di saccheggio e ha messo in giro la leggenda di un “faro fantasma” per confondere le acque. La gente del posto c’è cascata, ma il nuovo guardiano del faro Sam Higgins (Gordon Harker) ride di queste paure e rimane imperterrito al suo posto.
Anticipando l’armoniosa collaborazione che sarà il marchio di fabbrica della Archers, Powell lavorò efficacemente con il direttore della fotografia Roy Kellino e il montatore Derek Twist per garantire un’atmosfera autentica e un tocco comico all’adattamento della pièce teatrale fatto da Ralph Smart. Ebbe poi la fortuna di avere Harker per il ruolo principale. Come scrisse in A Life in Movies: “Gordon Harker era un talento naturale come ce ne sono in ogni paese, uno di quei volti che restano impressi: Fernandel in Francia, Cantinflas in Messico, Alberto Sordi in Italia, Humphrey Bogart in America, Victor McLaglen in Irlanda, Conrad Veidt in Germania, e Gordon Harker in Inghilterra. […] Aveva una di quelle facce piatte e disilluse da Cockney, un po’ pesce, un po’ scimmia, con occhi da pesce lesso […] i primi piani erano fatti apposta per lui, e sia lui che io li abbiamo sfruttati al massimo”.

James Bell

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