THE MARRIAGE CIRCLE

Ernst Lubitsch

S.: dalla commedia Nur ein Traum di Lothar Goldschmidt. Sc.: Paul Bern. F: Charles Van Enger. In.: Florence Vidor (Charlotte Braun), Monte Blue (Dr. Franz Braun), Marie Prevost (Mizzi Stock), Creighton Hale (Dr. Gustav Mueller), Adolphe Menjou (Prof. Josef Stock), Harry Myers (il detective), Dale Fuller (il paziente nevrotico), Esther Ralston. P.: Warner Brothers Pictures. 35mm. L.: 2381m. D.: 104’ a 20 f/s.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Florence Vidor, nata a Huston nel 1895, sposa il regista King Vidor nel 1915 e insieme vanno a Hollywood, per lavorare alla Vitagraph; il suo primo successo è un ruolo secondario in A Tale of Two Cities (Frank Lloyd, 1917) e poi come co-primaria a fianco di Sessue Hayakawa, il famoso divo giapponese di The Cheat  (Cecil B. De Mille, 1915). Negli anni venti Florence Vidor si afferma nelle commedie sofisticate di Lubitsch (The Marriage Circle, 1924) e Malcom St.Clair. Le sue ottime doti di attrice sono confermate da altri importanti titoli degli anni venti, quali Alice Adams (Rowland V. Lee, 1923) e Main Street (Harry Beaumont, 1923). Separatasi da Vidor nel 1923, nel 1928 sposa il violinista Jascha Heifetz. È una di quelle attrici del muto che non “passano” nel cinema sonoro. Parlando della sua recitazione, Kevin Brownlow osserva: “Florence Vidor, nel ruolo della dignitosa aristocratica delle commedie sofisticate di Lubitsch e Mal St.Clair, doveva solo inclinare la sua bella testa per far capire come la pensava”.

Giuliana Muscio, “Girls, Ladies, Stars, Cinegrafie, n. 13, 2000

The Marriage Circle è il secondo film americano di Lubitsch, realizzato immediatamente dopo Rosita, film della coppia Lubitsch/Pickford, ed è la prima delle “commedie sociali” di Lubitsch (secondo la definizione di Theodore Huff), quella serie di film che vanno fino a So This Is Paris, in cui Lubitsch esplora i lati semiseri della condizione matrimoniale. Infatti, The Marriage Circle, inizia questa indagine focalizzandosi su due matrimoni effettivamente diversi ma potenzialmente simili. Il primo, che rappresenta una concezione edonistica del mondo, è il matrimonio di Mizzi e Josef Stock. La loro è una relazione consolidata e autodistruttiva, basata più sulla reciproca repulsione che sulla reciproca fiducia. Sotto un certo punto di vista essi si rispettano l’un l’altra – entrambi sono vecchie volpi nel gioco di trattar male l’altro – ma l’antagonismo ha chiaramente sorpassato l’affetto. Contrapposto a questa relazione è il recente matrimonio di Charlotte e del Dr. Franz Braun. Entrambi sono innocenti che qualcuno manovra affinché mantengano la loro innocenza nonostante la bizzarra sequenza di malintesi emotivi che li fa vacillare. (…) La sola vera differenza fra le due coppie è in effetti la longevità del rapporto. La relazione fra Franz e Charlotte non ha semplicemente avuto abbastanza tempo per inacidirsi, ma non ci sono molte ragioni per dubitare che ciò accadrà.

Leland A. Poague, The Cinema of Ernst Lubitsch, South Brunswick/New York, Barnes & Co., 1978

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