THE MAN WHO KNEW TOO MUCH

Alfred Hitchcock

R.: Alfred Hitchcock. S.: da una storia di Charles Bennett e D.B. Wyndham-Lewis. Sc.: John Michael Hayes. F.: Robert Burks. Scgf.: Hal Pereira In.: James Stewart (dottor Ben McKenna), Doris Day (Jo, sua moglie), Daniel Gélin (Louis Bernard), Brenda de Banzie (signora Drayton), Bernard Miles (suo marito), Ralph Truman (l’ispettore Buchanan). P.: Paramount. D.: 119’. 35mm.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Fra i tanti problemi che si agitano nel campo del restauro e della conservazione del cinema, due sono fra i meno noti e considerati. Il primo è senza dubbio quello del restauro del sonoro, l’altro quello della conservazione, dell’acquisizione e del restauro degli strumenti del cinema, di quelle apparecchiature che sono fiorite nel corso della storia della tecnica cinematografica e che sono destinate a scomparire per obsolescenza. Una volta superato, un accorgimento tecnico, un formato, un sistema di suono o di colore, sono destinati a scomparire, e con essi le macchine che li hanno resi possibili.

Questa serata vuole essere dedicata a questi due grandi problemi, richiamando l’attenzione sulla considerazione che la conservazione del cinema significa la posibiiltà di mostrarlo nelle condizioni più prossime alla sua fruizione originale, e questa necessità, molto spesso implica che si dovrebbe investire nella conservazione delle attrezzature, della memoria delle modalità produttive.

Il primo caso, quello di The Man Who Knew Too Much è esemplare per entrambi gli aspetti citati, infatti il ben noto film di Hitchcock aveva una caratteristica praticamente ignorata: il sonoro era stato registrato utilizzando un sistema “quasi stereofonico”: il Perspecta sound”. Dietro questo nome misterioso ormai caduto nell’oblio, si celava una tecnologia interessante che dava risultati sorprendenti. Oggi, oltre memoria, del Perspecta si sono perse anche quasi tutti gli apparecchi, e reperire una copia d’epoca in buono stato che presenti una colonna sonora di questo tipo non è facile. Ma anche qualora la si trovasse, senza un apparecchio Perspecta opportunamente restaurato e posto in condizioni di “dialogare”con un moderno impianto di amplificazione, è assolutamente impossibile poter “sentire” il suo suono originale, se poi si tratta di un film si sfrutta spesso e abilmente il suono e la musica come nel caso del film di Hitchcock, la perdita può essere molto grave, portando alla pedita di un’intera dimensione del film.

Questa sera cercheremo un esperimento particolarmente complesso: riportare in vita il Perspecta Sound grazie al paziente lavoro di Jean Pierre Verscheure, un collezzionista e studioso belga che ha restaurato gli apparecchi necessari. E con esso, cercheremo di restituire a The Man Who Knew Too Much una dimensione che ha perso da trent’anni, il sonoro stereofonico.