THE LOVE TEST
Sog.: Jack Celestin. Scen.: Selwyn Jepson. F.: Arthur Crabtree. Scgf.: Ralph W. Brinton. Mus.: Charles Cowlrick. Int.: Judy Gunn (Mary Lee), Louis Hayward (John Gregg), Googie Withers (Minnie), Dave Hutcheson (Thompson), Morris Harvey (presidente), Aubrey Dexter (vice presidente), Jack Knight (direttore generale), Gilbert Davis (Hosiah H. Smith), Eve Turner (Kathleen), Bernard Miles (Allan). Prod.: Leslie L. Landau per Fox British. DCP. Bn.
Scheda Film
Nel 1935 la rivista specializzata britannica “Kine Weekly” ne approvò “l’ambientazione realistica che forma una cornice solida e piacevole per l’intreccio”, con “un’illuminazione e una fotografia ottime” contraddistinte da “un’impressione di fluida continuità”. Nel complesso il film fu lodato per “la storia brillante, i sentimenti puliti, la buona caratterizzazione e l’eccellente messa in scena”. A colpire il recensore fu indubbiamente l’accurata ricostruzione del laboratorio di un’industria di materie plastiche, dove si svolge buona parte dell’azione. All’epoca l’uso della bakelite era ancora agli inizi, e l’idea di una donna a capo di un laboratorio di ricerca dovette sembrare decisamente nuova, se non rivoluzionaria.
Riscoperto solo nel 1990, anno della scomparsa di Powell, The Love Test sorprende ancora per l’intrigante modernità della premessa e dell’ambientazione, anche se l’intreccio sarebbe risultato scontato già ai tempi delle commedie di Shakespeare: un uomo deve corteggiare una donna apparentemente poco avvenente e se ne innamora. Come in molti primi film di Powell, l’industria britannica viene mostrata nel faticoso tentativo di modernizzarsi. I dirigenti sono messi spietatamente in caricatura, mentre Googie Withers, appena scoperta da Powell, interpreta quella che “Variety” definì simpaticamente “una segretaria vamp che, gomma americana in bocca, avvia il motore di Hayward” insegnando al protagonista l’ABC del bacio.
La coppia centrale formata da Hayward e Judy Gunn è senz’altro all’altezza, ma Powell stava iniziando a conoscere gli attori destinati a incarnare gli intensi personaggi dei capolavori realizzati con Pressburger. Withers era chiaramente matura per ruoli più impegnativi, come quello offertole di Volo senza ritorno, e avrebbe interpretato alcuni dei maggiori film della Ealing degli anni Quaranta. Altri due attori, qui esordienti, sarebbero riapparsi nei film successivi di Powell: Bernard Miles nei panni di un membro dell’equipaggio del bombardiere di Volo senza ritorno e Dave Hutcheson come vanesia controparte di Clive Candy in Duello a Berlino.
Le belle carrellate e l’illuminazione poco contrastata colpiscono ancora oggi; e il fatto che il laboratorio del film lavori per rendere meno infiammabile il nitrato di cellulosa – proprio il materiale con cui per molto tempo si sono fatte le pellicole – conserva per gli archivisti una struggente ironia.
Ian Christie