Dopo aver visto questo film, un ammiratore giapponese così commentò il ritratto di Edith Roberts su una locandina: “il suo volto luminoso incorniciato dai soffici capelli, il lieve sorriso che vi aleggia, l’espressione e il gesto sono più soavi di quelli di Ella Hall” (“Dai-ichi Shimbun”, 24 gennaio 1920). È sorprendente come Roberts, che quando apparve in questo film era ancora un’adolescente, esercitasse già sugli ammiratori il fascino di una donna sofisticata. In questo suo secondo film per la Bluebird interpreta una ragazza molto ricca di nome Diana Rosson. In fuga da un corteggiatore molesto, Diana trova riparo in un rudere dove viene aggredita da brutali vagabondi. Dick Webster, un povero venditore di automobili che si trova a passare di lì, sente le sue grida e la salva. I due fanno amicizia, e Diana finisce per innamorarsene. Lui però la respinge perché indegnamente ricca. Diana allora escogita un piano. Dice a Dick di avere una gemella povera alla quale vuole mandare del denaro. Dick conosce così Dorothy, che assomiglia in maniera sorprendente a Diana, e se ne innamora. Ormai a un passo dal matrimonio, spinta dalle circostanze, Dorothy confessa a Dick di non essere la sorella di Diana, ma Diana stessa.

Hiroshi Komatsu