THE LONG NIGHT

Anatole Litvak

Sog.: dal soggetto di Alba tragica (1939) di Jacques Viot. Scen.: John Wexley. F.: Sol Polito. M.: Robert Swink. Scgf.: Eugene Lourie. Mus.: Dimitri Tiomkin. Int.: Henry Fonda (Joe Adams), Barbara Bel Geddes (Jo Ann), Vincent Price (Maximilian), Ann Dvorak (Charlene), Howard Freeman (sceriffo Ned Meade), Moroni Olsen (capo della polizia), Elisha Cook Jr. (Frank Dunlap), Queenie Smith (Mrs. Tully). Prod.: Anatole Litvak, Robert Hakim, Raymond Hakim per Select Productions, Inc. 35mm. D.: 101’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Dopo una pausa di cinque anni imposta dalla guerra, durante la quale prestò servizio come regista di una decina di documentari per la serie Why We Fight, Anatole Litvak tornò a Hollywood e alle proprie radici nel realismo poetico francese. I produttori Robert e Raymond Hakim, che detenevano i diritti per gli Stati Uniti di Alba tragica, il classico del 1939 di Marcel Carné, ne suggerirono un remake. Per quanto sembrasse assurdo Litvak accettò. Molto simile all’originale per struttura e contenuto, il film narra di un ex soldato che lavora in una fonderia. Nella parte che fu di Jean Gabin troviamo Henry Fonda, forte di un corposo catalogo di protagonisti votati al fallimento e alla sconfitta, a cominciare da Sono innocente di Fritz Lang. Il personaggio interpretato da Fonda, Joe Adams, s’innamora di Jo Ann, un’ingenua ragazza manipolata da un illusionista senza scrupoli. Per il ruolo della ragazza Litvak scovò un altro talento, Barbara Bel Geddes, al suo esordio sullo schermo. Vincent Price interpreta il losco mago, uno dei suoi classici ruoli da cattivo. All’inizio del film Price viene ucciso con un colpo di pistola nell’appartamento fatiscente di Fonda; i flashback rivelano la sequenza di eventi che ha portato all’omicidio. Litvak si avvalse di collaboratori abituali come lo sceneggiatore John Wexley e il direttore della fotografia Sol Polito, che offre immagini cupe e malinconiche destinate a diventare un tratto distintivo del noir.
Essendo un remake, il film ha sofferto dell’intransigenza della critica che tende a preferire l’originale all’impresa strettamente commerciale. Questo approccio rischia di non cogliere le sfumature del bel lavoro di Litvak e di non comprendere appieno l’effetto che la guerra ebbe sul suo cinema. L’ottimismo e l’ingenuità della coppia nel remake sono drasticamente diversi dall’angoscia fatalista dell’originale, e quindi la sensazione di un ambiente decadente che conduce alla tragedia è più accentuata nella versione di Litvak. Qui il disgusto esistenzialista si è tramutato nella promessa mancata della provincia industriale americana.

Ehsan Khoshbakht

Copia proveniente da

Per concessione di Park Circus