THE LITTLE WHITE SAVAGE

Paul Powell

T. copia: La Nymphe captive. Sog.: Frances Nimmo Greene. Scen.: Waldemar Young. F.: Edward Ullman. Int.: Carmel Myers (Minnie Lee), Harry Hilliard (Kerry Byrne), William Dyer (Larkey), Richard Cummings (Mate), John Cook (marinaio). Prod.: Bluebird Photoplays, Inc. · 35mm. L.: 1115 m. (incompleto, l. orig. 1423 m). D.: 54’ a 18 f/s. Col.

 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Questo è uno dei film più eccentrici prodotti nell’ultimo periodo di attività della Bluebird Photoplays. Benché faccia buon uso del talento comico di Carmel Myers, rivela anche la stasi in cui si trovava la compagnia. Carmel Myers è una piccola selvaggia bianca cresciuta su un’isola sperduta. Parla la lingua di Shakespeare perché la sua tribù discende dalla colonia fondata da Sir Walter Raleigh. Larkey, un saltimbanco, racconta come lui e i suoi compagni l’abbiano trovata dopo essere naufragati su un’isola dell’Atlantico meridionale. Accortosi che la ragazza si è innamorata del missionario Kerry, Larkey la rapisce per farne un fenomeno da baraccone. Quando il circo pianta il suo tendone nella città natale di Kerry, la ragazza si rifugia a casa di quest’ultimo, nascondendosi nel suo letto durante la visita di una delegazione di parrocchiane. Scoppia uno scandalo, in seguito al quale Kerry è costretto a lasciare il sacerdozio e si accorge di amarla. Il film si conclude in maniera piuttosto singolare: quando un cronista chiede loro chiarimenti sul passato della ragazza gli viene risposto che tutta la storia finora raccontata è uno scherzo. Un critico cinematografico giapponese elogiò la brillante presenza di John Cook, attore secondario che interpreta il marinaio ubriaco, commentando che “il suo stile di recitazione spensierato vivacizza in modo particolare la seconda metà del film” (“Kinema Junpo”, 11 aprile 1920).

Hiroshi Komatsu

 

Copia proveniente da