THE IRON MASK

Allan Dwan

S.: basato su I Tre moschettieri, Vent’anni dopo, e L’uomo dalla maschera di ferro di Alexandre Dumas padre, e dalle memorie di D’Artagnan, Richelieu, e Rochefort. Sc.: Lotta Woods (didasc.: Elton Thomas). F.: Henry Sharp. Scgf.: William Cameron Menzies. In.: Douglas Fairbanks (D’Artagnan), Marguerite de la Motte (Constance Bonacieux), Leon Bary (Athos), Belle Bennett (Anna d’Austria), Dorothy Revier (Lady de Winter), Rolfe Sedan (Luigi XIII), William Bakewell (Luigi XIV), Gordon Thorpe (Luigi XIV bambino), Nigel de Brulier (Richelieu). P.: Douglas Fairbanks per la United Artists. 35mm. L.: 2644m. D.: 95’ a 24 f/s.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“Nel marzo del 1929, la prima di The Iron Mask mostrò al pubblico un prodotto ibrido di immagini e suono. Il sonoro consisteva in monologhi declamatori di Fairbanks Sr., un accompagnamento musicale realizzato in Movietone e vari effetti. Nel 1954 una seconda versione fu distribuita con un accompagnamento sonoro più accurato composto da musica e commento. La voce fu questa volta prestata da Douglas Fairbanks Jr. Questa versione era di circa venti minuti più corta di quella del 1929; l’ordine e la lunghezza delle scene erano stati in parte alterati ed erano state aggiunte sequenze provenienti da un altro film con Douglas Fairbanks, The Three Musketeers (1921).

Negli anni Sessanta, il Museum of Modern Art ha dato in deposito al Nederlands Filmmuseum circa duecento scatole di pellicola nitrato. Questo materiale comprende probabilmente tutte le inquadrature girate per il film, riprese da diverse angolazioni e, in alcuni casi, da più macchine da presa. Più dell’ ottanta per cento di questo materiale è composto da duplicato negativo, la qualità è di conseguenza mediocre. Il contenuto delle immagini è invece estremamente interessante. Una cosa che colpisce particolarmente in queste riprese è che Fairbanks faceva ancora di persona molti degli stunt. In alcune delle molte riprese, appare evidente che l’ attore, ormai quarantacinquenne, faticasse non poco ad eseguire uno stunt. In queste circostanze il lato umano del grande divo si fa di colpo evidente ai nostri occhi. D’ altra parte egli riesce a suscitare in noi grande ammirazione quando, con uno sforzo quasi sovrumano, riesce finalmente a portare a termine con successo lo stunt.

Durante Il Cinema Ritrovato sarà mostrata una selezione tratta dall’enorme quantità di riprese conservate presso il Nederlands Filmmuseum. Da qui risulterà un’ immagine di Fairbanks diversa da quella a cui siamo abituati. Diversa ma certamente non di minor impatto”.

(Daan Hertogs)

“Nel 1929, in pieno avvento del cinema sonoro, Fairbanks interpreta un altro film muto, The Iron Mask (con prologo ed epilogo parlati, doppiati da Douglas Fairbanks Junior nella riedizione del 1952). La storia del santo erede di Francia imprigionato in un diabolico congegno di ferro dal malvagio gemello possiede un singolare pathos – nella trattazione dei personaggi dei due fratelli – del tutto privo di precedenti nell’opera di Fairbanks. La vera sorpresa è proprio D’Artagnan. Ancora capace di compiere meraviglie, ma con i capelli ormai grigi, alla fine del film muore – ed è la prima volta che un personaggio di Fairbanks ammette la propria mortalità. La sua anima risorge dal corpo e a grandi passi si incammina nei cieli in compagnia dei suoi tre valorosi amici, già passati a miglior vita. Sembra quasi una sorta di elegia al cinema muto di Fairbanks”.

(David Robinson, L’eroe, cit.)

Copia proveniente da