THE GIRL CAN’T HELP IT

Frank Tashlin


T. it.: “Gangster cerca moglie”; Scen.: Frank Tashlin, Herbert Baker, dall’omonimo racconto di Garson Kanin; F.: Leon Shamroy; M.: James B. Clark; Scgf.: Walter M. Scott, Paul S. Fox; Superv. mu.: Lionel Newman; Int.: Tom Ewell (Tom Miller), Jayne Mansfield (Jerri Jordan), Edmond O’Brien (Murdock), Henry Jones (Mousie), John Emery (Wheeler), Juanita Moore (Hilda), Julie London, Ray Anthony, Barry Gordon, Fats Domino, The Platters, Little Richard Band, Gene Vincent Blue Caps, The Treniers, Eddie Fontaine, The Chuckles, Abbey Lincoln, Johnny Olenn, Nino Tempo, Eddie Cochran; Prod.: Frank Tashlin per 20th Century Fox; 35mm. D.: 99’.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Godard, nei suoi entusiastici scritti del tempo, dichiarò: “Frank Tashlin ha fatto assai più che rinnovare la commedia americana, ne ha inventato un nuovo genere. D’ora in poi, quando si parlerà di un film americano non si dovrà più dire “questo è alla Chaplin” ma bisognerà dichiarare a voce alta “questo è alla Tashlin”. […] Il passo successivo di Tashlin, dopo fumetti e cartoni animati, fu quello di dare nei suoi film un corpo alle immagini della pubblicità e della televisione. I fumetti, delle cui forme Tashlin fa un uso cinematografico, visualizzando quindi il loro effetto, sono soltanto una parte della realtà mediatica che nei suoi film egli trasforma e ripresenta sgargiante, variopinta e in CinemaScope: si dispiegano immagini cinematografiche inarrestabili nel loro cammino verso la pubblicità, stelle che diventano modelle, forme del corpo e gesti in cui pulsa la sensualità del rock’n’roll, e realtà che portano il marchio della paccottiglia televisiva.

Frieda Grafe, in Luce negli occhi colori nella mente. Scritti di cinema 1961-2000, a cura di Mariann Lewinsky e Enno Patalas, Cineteca di Bologna/Le Mani, Bologna/Recco, 2002