THE FRONT PAGE

Lewis Milestone

Sog.: dalla pièce omonima Ben Hecht e Charles MacArthur. Scen.: Ben Hecht, Charles MacArthur. F.: Glen MacWilliams. M.: W. Duncan Mansfield. Scgf.: Richard Day. Int.: Adolphe Menjou (Walter Burns), Pat O’Brien (Hildy Johnson), Mary Brian (Peggy Grant), Edward Everett Horton (Bensinger), Walter Catlett (Murphy), George E. Stone (Earl Williams), Mae Clarke (Molly), Slim Summerville (Pincus), Matt Moore (Kruger), Frank McHugh (McCue). Prod.: Howard Hughes per The Caddo Company, Inc.. DCP. Bn

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“Giornalisti. Spiano dai buchi della serratura. Corrono dietro alle autopompe come branchi di cani. Svegliano la gente nel cuore della notte per chiedergli cosa pensa di Mussolini. E tutto perché? Perché un milione di impiegate e di mogli di tramvieri sappiano quel che succede in giro. Non ho bisogno che nessuno mi insegni che cos’è un giornalista. Lo sono stato per quindici anni”. Nel solo 1931 a Hollywood viene prodotta una buona trentina di film d’ambiente giornalistico, o nei quali almeno s’affacci un reporter o uno scorcio di redazione. Alcuni assai notevoli, da Platinum Blonde di Frank Capra a Five Star Final di Mervin LeRoy a Scandal Sheet di John Cromwell. Il genere è dunque tra i più collaudati. Ma non c’è gara.

È The Front Page, primo approdo allo schermo della commedia di Ben Hecht e Charles MacArthur (1928), il luogo in cui si fonda la mitologia dello sporco mestiere, se ne stabilisce il canone iconografico e (a)morale: tavolo da poker, nuvole di fumo, cappelli malconci, telefoni roventi, cinismo sovrano che non s’arresta di fronte a nulla, tantomeno alla morte, e quel disprezzo per la professione associato a un forsennato attaccamento, secondo lo standard della relazione sentimentale morbosa. Milestone, uscito trionfatore dalle trincee di All’Ovest niente di nuovo, affronta la trincea d’una sala stampa di tribunale con armi non troppo diverse, brevi carrellate che s’insinuano o prendono le distanze dal gruppo di cronisti in attesa di sentenza; la carrellata si fa circolare, frenetica, quando Pat O’Brien, reporter in fuga matrimoniale, viene assediato da Adolphe Menjou, suo direttore e maestro di menzogna. Se anche il nostro cuore appartiene al Walter Burns di Cary Grant e alla Hildy Johnson di Rosalind Russell nella splendida rilettura hawksiana (His Girl Friday, 1940), se magari ci piace il turbine angoscioso in cui Wilder sprofonda la sua strana coppia Matthau-Lemmon nel terzo e omonimo remake (1974), intatto resta il valore fondativo di questa prima volta, dove i protagonisti hanno briglia più corta e a dominare è il coro dei cronisti, irresistibili iene dattilografe, il loro teatro di parole e parolacce che tracimano una sull’altra, la scostumata libertà delle loro allusioni sessuali pre-Hays, l’ironia pungente sulle isterie anticomuniste. Perché saranno cinici e linguacciuti, ma se non ci fossero loro chi difenderebbe la democrazia? The Front Page è una favola americana (con happy ending indecidibile). Ma ci ritroviamo a pensare che nella vita ci sarebbe piaciuto conoscerne qualcuno, di giornalisti così.

Paola Cristalli

Copia proveniente da

Restaurato nel 2016 in 4K da Academy Film Archive e The Film Foundation, finanziato da George Lucas Family Foundation, a partire da una copia safety composite 35mm ed elementi sonori su disco provenienti da Academy Film Archive (Howard Hughes Collection). Questo restauro ricostruisce la copia del film uscita in America e mai più circolata per decenni. Le copie visibili in precedenza provenivano da versioni internazionali. Rispetto a queste la versione americana contiene un montaggio più sofisticato di immagini e suoni, un dialogo alternativo e una differente composizione delle scene. Alcuni degli elementi utilizzati provengono da The Howard Hughes Corporation, the University of Nevada, Las Vegas College of Fine Arts, Department of Film and its Howard Hughes Collection at the Academy Film Archive