THE COUNTRY DOCTOR

Rupert Julian

Le médecin de campagne. S.: Beulah Marie Dix. F.: Peverell Marley. M.: Claude Berkeley. Scgf.: Anton Grot. In.: Rudolph Schildkraut (Amos Rinker), Junior Coghlan (Sard Jones), Sam De Grasse (Ira Harding), Virginia Bradford (Opal Jones), Gladys Brockwell (Myra Jones). P.: De Mille Pictures. 35mm. L.: 2191m. D.: 88’ a 22 f/s.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“Si parla spesso del contributo ebraico al teatro e al cinematografo; i paesi che più ne hanno beneficiato sono senz’altro la Germania e gli Stati Uniti. Tra questi benefattori è oggi del tutto dimenticato l’apporto di un grande attore, Rudolf Schildkraut, che proprio in questi due paesi è stato, a suo tempo, uno dei più apprezzati interpreti delle scene, capace di dar vita in modo memorabile a personaggi come Shylock, Re Lear, Mefistofele, Antolico del Racconto d’inverno.

Schildkraut, che aveva lavorato a lungo nei teatri di Vienna e di Berlino, si era poi trasferito in America dove, negli anni venti, aveva fondato un proprio teatro per recitarvi, in perfetta lingua originale, tutte le maggiori opere espresse dalla cultura yiddish. Rotondetto, gli occhi aguzzi, un vero signore della scena, Schildkraut non recitava ma viveva i personaggi che portava sul palcoscenico. Negli anni dieci, in Germania, fece anche del cinema (Damen und Mensch, Schlemil), lo stesso in Austria (Der Fluch) e poi negli Stati Uniti, dove morì nel 1930. I suoi migliori film, fra quelli realizzati ad Hollywood, sono Sangue nostro (His People, 1925), dove impersona un rabbino e questo Medico di campagna. Qui, nel ruolo del protagonista, con una recitazione sorniona e accattivante che sprizza uno schietto ebraismo, riesce a risolvere i problemi di una coppia di innamorati e a salvare in extremis il figlio del cattivo”.

(Vittorio Martinelli)

Copia proveniente da