THE CHAMPION
T. it.: Charlot boxeur. Scen.: Charles Chaplin. F.: Harry Ensign. Scgf.: E.T. Hazy. Int.: Charles Chaplin (aspirante pugile), Lloyd Bacon (allenatore), Edna Purviance (sua figlia), Leo White (uomo che tenta di corromperlo), Bud Jamison (campione), Billy Armstrong (allenatore), Carl Stockdale (allenatore), Paddy McGuire (allenatore), Ben Turpin (commesso viaggiatore), G.M. ‘Broncho Billy’ Anderson (spettatore entusiasta). Prod.: Jesse T. Robbins per The Essanay Manufacturing Company. DCP. Bn
Scheda Film
Uno dei gioielli indiscussi della serie Essanay, The Champion si iscrive, secondo una definizione cara a Jean Mitry, nel genere ‘parodia-balletto’, in cui non è il tempo narrativo ma il tempo di danza a scandire il racconto, un tempo musicale e coreografico che raggiunge il suo apice nei sei minuti dell’incontro di boxe (che prelude all’altro, davvero magistrale, in Luci della città) nel quale Chaplin e i suoi comprimari si muovono con grande fluidità. Andare agli incontri di pugilato sarà per molti anni tra i passatempi preferiti di Chaplin, come dimostrano i numerosi scatti conservati nel suo archivio, nei quali incrocia i guantoni con Benny Leonard, Harry Manswell e Primo Carnera in visita ai Chaplin Studios. L’apertura di The Champion appare già quintessenzialmente chapliniana: ritroviamo Charlot seduto su un gradino (alle sue spalle la porta di una casa, nella quale chiaramente non abita) e lo osserviamo mentre estrae l’immancabile salsiccia dalla tasca interna della giacca, un panino stantio dalla bombetta e il sale dal taschino del gilet. Divide il desco con un bulldog piuttosto schizzinoso dal quale però si lascia intenerire. Il personaggio è perfettamente definito nelle sue caratteristiche fisiche (il costume) e morali (è solo, vive di espedienti, abita la strada).
Restauro sostenuto da Niles Essanay Silent Film Museum