THE BRAT

John Ford

Sog.: dalla commedia omonima di Maude Fulton. Scen.: Sonya Levien, S.N. Berhman, Maude Fulton. F.: Joseph H. August. M.: Alex Troffey. Scgf.: John Ducasse Schulze. Int.: Sally O’Neil (la trovatella), Alan Dinehart (MacMillan Forester), Frank Albertson (Stephen Forester), Virginia Cherrill (Angela), June Collyer (Jane), J. Farrell MacDonald (Timson, il maggiordomo), William Collier Sr. (il giudice), Margaret Mann (la governante), Albert Gran (il vescovo), Mary Forbes (signora Forester), Louise MacIntosh (Lena). Prod.: William Fox per Fox Film Corporation DCP. D.: 67’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Un romanziere di Park Avenue (Alan Dinehart) accoglie a casa propria una trovatella (Sally O’Neil) pescata in un tribunale notturno del Lower East Side con l’idea di usarla come fonte di ispirazione per il suo nuovo libro. La resurrezione di questa piccola ma appassionante commedia sociale restaurata dal Museum of Modern Art a partire dall’unico elemento originale superstite – una copia nitrato gravemente danneggiata – significa che tutti i film sonori esistenti di Ford sono stati rimessi in circolazione. Tra le scene memorabili del film c’è una lite feroce e chiaramente autentica tra la minuta O’Neil e l’aristocratica Virginia Cherrill (la fioraia cieca di Luci della città di Chaplin) che è forse il momento più perverso dell’opera di Ford. Anche se il materiale potrebbe sulle prime sembrare lontano dalle corde di Ford (The Brat è il rifacimento di un film del 1919 pensato per Alla Nazimova), il regista introduce un elemento di identificazione nel desiderio del fratello minore di Dinehart (interpretato dall’attore fordiano Frank Albertson) di lasciare il mondo soffocante della società newyorkese per occuparsi di un ranch nel West lasciatogli dal padre morto. La regia di Ford è costantemente inventiva, e comprende una sequenza che si avvale di un movimento oscillante della macchina da presa: a chi scrive piace pensare che sia stata ispirata dalle scene del trapezio di 4 Devils, film perduto di Murnau per la Fox. Il montaggio della sequenza iniziale – un indistinto vorticare di poliziotti, criminali ed elegantoni della buona società che si riversano in un tribunale notturno di Lower Manhattan – suggerisce che Ford e il direttore della fotografia Joseph August avevano anche assorbito la lezione del cinema poliziesco di Weimar praticato da Lang e May.

Dave Kehr

Copia proveniente da

Restaurato da MoMA – The Museum of Modern Art e The Film Foundation, con il sostegno di George Lucas Family Foundation, Franco-American Cultural Fund. Una collaborazione straordinaria tra Directors Guild of America (DGA), Motion Picture Association of America (MPAA), Société des Auteurs, Compositeurs et Editeurs de Musique (SACEM), Writers Guild of America, West (WGAW). Per gentile concessione di 20th Century Fox /